Verso Fidelis Andria-Avellino. Il focus sulla formazione di Ginestra

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Il secondo tour de force stagionale dell’Avellino di Piero Braglia comincia con la trasferta in casa della Fidelis Andria, formazione in difficoltà e reduce dal cambio in panchina dopo le tre sconfitte rimediate nelle ultime tre gare disputate.

La guida tecnica

Esonerato Panarelli, la matricola pugliese ha affidato la sua panchina a Ciro Ginestra (classe 1979). L’ex attaccante ritrova la Serie C dopo l’esperienza vissuta tra luci e ombre alla guida della Casertana (stagione 2019-2020) ed è fortemente determinato a portare a compimento la missione salvezza che gli è stata affidata. In ottica Avellino il tempo per lavorare è stato davvero poco e più che sull’aspetto tecnico-tattico il nuovo allenatore dovrà puntare soprattutto sulle motivazioni per provare subito ad invertire la rotta dopo tre pesanti rovesci consecutivi.

Fattore esperienza

Nella rosa pugliese, costruita nell’imminenza del campionato dopo il ripescaggio estivo, spiccano alcuni elementi di provata esperienza ed affidabilità. Calciatori come Alcibiade, Di Piazza, Bubas, Zampano, sono chiamati ad essere i cardini della squadra, gli uomini che devono prendere per mano i compagni meno esperti e provare a guidarli verso l’obiettivo salvezza. Dall’innalzamento del loro livello di gioco e delle loro prestazioni dipendono molte delle fortune della squadra.

L’ex guardiano dei lupi

I pali della Fidelis Andria sono affidati ad Andrea Dini (classe 1996), arrivato in Puglia dopo la delusione maturata tra le fila del Padova nello scorso torneo. Per l’ex Trapani quella con l’Avellino sarà una sfida da ex, vista l’esperienza con la maglia biancoverde nella seconda parte della stagione 2019-2020. Un’esperienza breve (8 presenze per lui) e culminata con l’infortunio che ne impedì la presenza nella gara più importante dell’annata (sfida playoff con la Ternana).

L’inizio di stagione

Dopo una partenza a singhiozzo (2 punti nelle prime 4 gare) la stagione dell’Andria sembrava aver preso una strada diversa dopo il blitz di Campobasso (1-3). Sembrava, perché da lì in avanti le cose sono andate diversamente e la squadra si è persa andando incontro a tre ko consecutivi nelle sfide con Foggia, Catanzaro e Potenza. Sconfitte pesanti che hanno portato al cambio tecnico impedendo a Panarelli l’incrocio da ex con l’Avellino.

 



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