La sfida tra Avellino e Taranto, in programma domenica 17 dicembre alle 18:30, al “Partenio-Lombardi”, vedrà incrociarsi in panchina Michele Pazienza ed Eziolino Capuano. Così diversi per background e idee calcistiche, i due allenatori sono legati da un curioso aneddoto. Il loro primo incontro risale infatti al 2000, in un giorno decisamente speciale per l’attuale tecnico biancoverde.
Pazienza sfida Capuano: il curioso aneddoto che li lega
9 aprile 2000, ventinovesima giornata del girone C di Serie C2. Allo Stadio “Provinciale” va in scena la sfida tra Trapani e Foggia, guidate rispettivamente da Eziolino Capuano, appunto, e Piero Braglia, entrambi poi protagonisti, a distanza di venti anni, sulla panchina dei lupi.
Con il punteggio inchiodato sullo 0-0, obbligato a vincere, all’81’ il tecnico dei satanelli opta per un cambio a sorpresa: fuori Menchetti, dentro un giovanissimo calciatore della Primavera rossonera. Il suo nome è Michele Pazienza e la carta d’identità recita 17 anni, 8 mesi e 4 giorni.
All’apparenza forzata, la scelta di Braglia si rivela preziosa per piegare la resistenza dell’undici di Capuano. Sette minuti più tardi, infatti, all’88’, il Foggia trova il gol del definitivo 0-1 con Bettini. Per il giovane Pazienza, al suo esordio assoluto nel calcio dei grandi, il debutto assume i contorni del sogno. Per Capuano, invece, la sconfitta lascia spazio all’amaro in bocca.
Domenica, oltre ventitré anni dopo, i due si ritroveranno contro, come quel giorno. Stavolta da colleghi, in una sfida a scacchi che promette spettacolo ed emozioni.
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