Torna il festone di Grottaminarda, dall’omaggio a Morricone al concerto di Andrea Sannino

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Grottaminarda. Quello di questa estate sarà il 132esimo Festone della cittadina ufitana. E, per la prima volta, il giovane Comitato che lo organizzerà, ha voluto presentarlo ai grottesi nella sala consiliare Sandro Pertini ” di palazzo Portoghesi. Un appuntamento, quello del prossimo agosto,  a cui questa comunità è legata e che è stato, da sempre, un punto di riferimento in provincia. Ma è anche un momento fatto di ricordi, di tradizione e, allo stesso tempo, di innovazione. In quello stesso anno, il 1891, come è stato ricordato da Norberto Vitale, direttore di Prima TV- Telenostra, la prima edizione del Festone di Grottaminarda si accomunava all’inaugurazione della ferrovia transiberiana, all’invenzione del fonografo di Thomas Edison, alla”Rerum Novarum”, enciclica di papa Leone XIII, al gioco del basket inventato da James Naismith, e al 1 maggio proclamato dalla seconda Internazionale. Per dire che” questa storia è più lunga di quanto non sembri, vista la velocità con la quale viviamo “.

Il Festone vuol dire una lunghissima tradizione, memoria che non deve andare persa, legato alle radici di ogni grottese. Importante per questa comunità,  l’ unica cosa che mette tutti d’accordo. E che, negli ultimi anni,  si è ringiovanito grazie all’età dei componenti del comitato. Anche il sindaco Marcantonio Spera,  che ha portato i saluti della sua amministrazione, ha detto che” questi ragazzi mi stupiscono”. Il Festone, infatti, “rende coesa una comunità. Ed è come un orologio che scandisce il nostro tempo”. La pandemia non è ancora un ricordo, ma” è stato un periodo travagliato”. E questo è il momento giusto “per fare gruppo, per rendere possibile il ritorno della nostra festa. Questo sarà l’anno del rilancio, perché la festa è di tutti e dobbiamo contribuire a rendere magico questo momento”. Il Festone, per la prima volta,  durerà sei giorni: dal 16 al 22 agosto. Anche l’assessora agli Eventi, Marilisa Grillo,  sostiene che” il Festone è il racconto della nostra comunità. Il comitato ha cambiato, completamente,  volto e attraverso un lavoro di qualità è divenuto propositivo e attrattivo. L’Amministrazione sarà accanto”.
Quindi Raffaele Masiello, storico e ricercatore locale, ha raccontato storie ed aneddoti sul Festone.” Che nasce nella cappella della Croce, con la partecipazione della famiglia Vitale. E, poi, negli anni 50 del secolo scorso, diventa la festa più importante di Grottaminarda”. Perché quel nome, che sembra così pretestuoso, e che le feste organizzate negli altri paesi invidiano?.” Nel 1935- spiega Masiello- così si legge in un documento”. In principio erano San Rocco da Montpellier e Sant’Antonio da Padova, quelli che venivano venerati. Dal 1992 si è aggiunto anche San Tommaso d’Aquino. Il parroco di Santa Maria Maggiore, don Rosario Paoletti, da due anni e mezzo a Grottaminarda, presidente del comitato, ricorda la devozione ai tre santi protettori.”

Antonio rappresenta la fede popolare, Rocco quella del mondo agricolo e Tommaso è il patrono intellettuale. Perché fede e ragione non si oppongono. In modo da vivere una fede genuina”. Don Rosario ricorda anche le famiglie in difficoltà economiche, che non potranno festeggiare.” La nostra deve essere la festa di tutti e percio’ si investa di questa sensibilità”. E ricorda le due “mamme del Festone”, Olga e Lucia che, instancabili, ogni anno vendono i biglietti della lotteria. Don Antonio Lo Conte, vice parroco e vice presidente del comitato, illustra il programma, religioso e civile,  del Festone 2023. Confermata la cena sotto le arcate,  che tanto successo ha riscosso l’estate scorsa, le luminarie, il raduno bandistico che, in questa edizione, renderà omaggio ad Ennio Morricone, il festival degli artisti di strada e altre novità. In concerto sarà quello di Andrea Sannino. Per finire con la gara pirotecnica.

Giancarlo Vitale


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