Rotondi: “Poco affetto per la Del Fes ma è colpa nostra, senza gli attributi retrocediamo”

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Paolo Rotondi, direttore generale della Del Fes Avellino, torna a parlare. La sconfitta contro Reggio Calabria rischia di segnare in maniera negativa uno spartiacque nella stagione del club irpino. Il tempo stringe e i risultati tardano ad arrivare, per Rotondi non si può ridurre tutto ad un problema sul piano tecnico: “Quella di domenica è una sconfitta che ci potrebbe stare nei numeri, ci mancava Marra, ma il problema è che quando siamo in difficoltà non abbiamo quel quid in più. Squadre come Forio, Reggio Calabria, Formia hanno dimostrato di poter portare a casa le partite nonostante le difficoltà.”

Il carattere è ciò che manca ad Avellino: “Forio a stento si allena ma vince al supplementare in casa senza il suo giocatore più forte. Noi a Reggio siamo stati in un albergo quattro stelle a riposare, loro sono partiti dalla Calabria alle 8. Tutte queste squadre hanno carattere, quello che manca a noi.”

La situazione non si risolverebbe con degli innesti di mercato: “Possiamo comprare chiunque, gli altri hanno il fuoco negli occhi e noi no. Questo ci limiterà sempre, soprattutto se affronteremo i playout, scenario al momento probabile. Bisogna reagire da professionisti, aldilà delle polemiche che possono nascere dai giornali o da ciò che sta intorno, altrimenti si va poco avanti. È tutto nelle loro mani, possono fare un campionato mediocre come cambiare passo.”

Tra la Del Fes e il pubblico un rapporto mai sbocciato completamente: “Potremmo retrocedere in Serie C e forse non se ne accorgerebbe nemmeno nessuno, vista la grande disaffezione che c’è verso la Del Fes, probabilmente mai amata dall’inizio. In attesa di questo messia che compri il titolo e riporti la Scandone in A2, ci siamo noi con questa fiammella. Purtroppo è chiaro che questa fiammella ormai serve a poco e riscalda quasi nessuno. Anche noi dirigenti siamo molto amareggiati.” 

La società si prende le sue responsabilità: “Abbiamo fatto tanti errori legati alla passione, c’è chi come me fa anche altro oppure chi come Nevola si è rimesso in discussione. Ci assumiamo le nostre responsabilità, se retrocediamo sarà sicuramente prima colpa nostra. Nel caso ciò accada torneremo a fare altro, lasceremo tutto a chi auspica il ritorno in Serie A e io sarò sicuramente il primo tifoso.”

L’obiettivo è comunque quello di salvare il progetto attuale: “Al momento però faremo tutto il possibile per mandare avanti il progetto e salvare la squadra. Quindi aspettiamo una reazione della squadra e rimaniamo vigili sul mercato. Se i giocatori mostreranno in maniera rilevante gli attributi si può fare qualcosa, altrimenti sarà difficile cambiare rotta.” 



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