Invalidità, cambia tutto: basta il 46% per avere bonus, aiuti e lavoro subito

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Quali agevolazioni si possono ottenere con un’invalidità del 46%? Proponiamo una panoramica con le ultimissime indicazioni.

Se sul verbale di invalidità risulta una percentuale del 46% quali diritti sono concessi? Vediamo le agevolazioni economiche e i benefici dedicati spaziando dalle tutele fiscali a quelle lavorative e sanitarie.

Come cambiano gli aiuti con invalidità del 46% (Ilciriaco.it)

Per poter ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile occorre seguire un iter specifico che inizia con la richiesta di certificazione apposita al medico di famiglia. Poi si dovrà inoltrare domanda all’INPS e attendere la chiamata dell’ente per fissare l’appuntamento della visita medica con una Commissione incaricata. Questa Commissione valuterà la documentazione presentata inerente la disabilità e redigerà un verbale. Qui si potrà leggere se il riconoscimento dell’invalidità è stato accordato nonché la percentuale di invalidità riconosciuta.

Parliamo di un elemento chiave per capire quali agevolazioni si possono richiedere. Parliamo di agevolazioni economiche e di prestazioni assistenziali che sono concesse alle persone con invalidità in base alla percentuale riscontrata e scritta nel verbale. Un punteggio maggiore darà diritto ad un maggiore numero di benefici. Vediamo quali sono previsti con un’invalidità civile del 46%.

Invalidità civile del 46%, diritti e benefici da richiedere

Iniziamo con il dire che la disabilità si riconosce a partire da una percentuale minima dal 33%. Sotto tale cifra non si otterrà alcun beneficio. Con il riconoscimento del 46% di invalidità si ha diritto in primis all’ottenimento di ausili e protesi indispensabili per il trattamento o la cura della propria patologia indicata nel verbale di accertamento. Un secondo diritto è l’iscrizione agli uffici del lavoro con il collocamento mirato (Legge 69 del 1999).

Agevolazioni con 46% di invalidità
Due benefici per gli invalidi civili al 46% (Ilciriaco.it)

Rientrando nelle categorie protette si verrà inseriti nella quota di riserva ossia tra i posti aziendali riservati ai lavoratori con disabilità oppure oggetto di tutela. Nello specifico fanno parte delle categorie protette i soggetti con minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali oppure con handicap intellettivo con riduzione della capacità lavorativa oltre il 45%. Aggiungiamo le persone invalide al lavoro con percentuale del 33%, i non vedenti, i sordomuti, gli invalidi civili di guerra, gli invalidi al servizio e le vittime di terrorismo, coniuge e orfani di chi è morto sul lavoro.

Le aziende hanno l’obbligo di assunzione di queste persone nella misura del 7% dei lavoratori occupati se ci sono più di 50 dipendenti oppure due lavoratori con un numero di dipendenti variabile tra il 36 e il 50 o un lavoratore con 15/35 dipendenti. In conclusione, con una percentuale di invalidità tra il 46 e il 66% si ha diritto a due benefici, la gratuità delle protesi e ausili e il collocamento mirato.



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