Incidente nel Cadore, famiglia travolta da un’auto: muore 48 enne irpino e il figlio di 2 anni

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Incidente Santo Stefano di Cadore, famiglia travolta da un’auto: muore  un uomo di Sant’Angelo dei Lombardi con il figlio e la  suocera.  È Marco Antoniello originario  del comune altirpino   il 48 enneche ieri ha tragicamente perso la vita nell’incidente stradale di Santo Stefano di Cadore nel bellunese.

Travolta anche la suocera Maria Grazia Zuin di 65 anni e il figlio Mattia, di appena due anni che era nel passeggino trainato dalla madre. Marco e sua suocera sono morti sul colpo. Nel trasferimento in elisoccorso all’ospedale di Belluno è deceduto anche il piccolo Mattia. È rimasta ferita a madre del bambino, Elena Potente, che si è salvata dall’impatto violento dell’Auto insieme a suo padre Lucio Potente, accanto alla bambina in sella alla biciletta. Ma a causa del forte trauma vissuto, anche il suocero è stato colto da malore e trasferito in ospedale.

La tragedia è avvenuta lungo la strada che porta verso Sappada. Il dramma si è consumato intorno alle 15,30 di ieri, giovedì 6 luglio, in via Udine, in prossimità della caserma dei carabinieri forestali.

Un’Audi nera, guidata da una cittadina tedesca di 30 anni, ha invaso a forte velocità il marciapiede su cui stava passeggiando la famiglia. La donna tedesca è stata arrestata con l’accusa di reato di omicidio stradale plurimo. Le forze dell’ordine stanno ricostruendo la dinamica dei fatti.

Marco Antoniello era un apprezzato falegname della ditta Vabe di Dese. Stimatissimo, come il suocero aveva giocato a calcio nel Favaro. La sua famiglia vive a Marcon, mentre i suoceri abitano a Mestre.

Sconvolti i familiari a Sant’Angelo dei Lombardi, che li aspettavano per la consueta trasferta agostana. La famiglia di Marco è molto nota in paese. Affranta l’intera comunità santangiolese. Marco Antoniello lascia altri due figli adolescenti.

 

Si trova nel carcere femminile della Giudecca, a Venezia, la donna responsabile dell’investimento mortale avvenuto ieri a Santo Stefano di Cadore, in provincia di Belluno. Deve rispondere di omicidio stradale colposo plurimo. L’arresto è stato deciso sulla base delle primissime valutazioni fatte dagli inquirenti sulla scena dell’incidente. Ora i carabinieri dovranno verificare la presenza di eventuali aggravanti, come l’utilizzo del telefonino, la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

 


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