Gli ambulanti scendono in piazza: “Mercato a Valle in attesa del Tar. La pazienza sta per finire” – IL CIRIACO

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Avellino – I commercianti ambulanti ritornano a far sentire la loro voce in piazza e chiamano nuovamente in causa il Prefetto di Avellino. La vicenda mercato ancora non si sblocca, in attesa della sentenza del Tar fissata per il 14 ottobre, e anche le richieste degli ambulanti ad individuare una sede alternativa sono cadute nel vuoto. Nel pomeriggio i commercianti hanno manifestato in piazza Libertà il proprio malessere prima di un confronto a Palazzo di Governo.

«Le associazioni hanno avanzato una proposta unitaria al Prefetto: Valle come sede temporanea in attesa della decisione del Tar», spiega Ciro Aquino, legale difensore di una parte degli ambulanti. È questo l’esito dell’incontro a Palazzo di Governo tra il Prefetto, Paola Spena, e i rappresentanti dei commercianti: Giuseppe Innocente (Confesercenti – Associazione Imprenditori Irpini), Francesco Simonetti (Assoapi), Marrigo Rosato (Ana), oltre a Ciro Aquino.

«Abbiamo chiesto al Prefetto – prosegue Aquino – di portare questa proposta sul tavolo per stimolare l’amministrazione a prendere coscienza dei gravi problemi sociali ed economici che vivono 300 famiglie. Ribadisco, è una soluzione temporanea in attesa dell’udienza del Tar e serve per superare lo stallo attuale. Il Prefetto domani convocherà il sindaco per discutere di questa nostra proposta». L’idea, dunque, sarebbe quella di far svolgere il mercato a Valle nelle prossime settimane, sede già utilizzata «lo scorso anno in occasione delle Universiadi», ricorda Aquino che sottolinea «non possiamo tenere fermi i lavoratori per altri mesi». Anche perché la pazienza dei commercianti ambulanti rischia di finire: «Se non dovesse essere accolta la nostra proposta, non ci sarà più la calma e la compostezza della manifestazione di oggi – sottolinea Aquino. Gli animi sono esasperati». La presenza del mercato a Valle, lo scorso anno, non venne accolta con favore dai residenti, ma per Aquino «sono problemi che deve valutare e risolvere l’amministrazione, è il suo ruolo».

Nel caso in cui il Tar dovesse dare ragione al Comune, per gli ambulanti resterebbe la via del Consiglio di Stato, ma Aquino ancora non si sbilancia sulle possibili contromosse: «Sono abituato a leggere le sentenze quindi aspettiamo di capire cosa dirà il Tar. Credo che ci siano tutte le condizioni affinché si esprima a favore di questi lavoratori – sottolinea. Intanto ci auguriamo che il sindaco, questa volta, mostri una volontà concreta di aprire al dialogo e farsi carico dei problemi di queste persone».

Prima di essere ricevuti a Palazzo di Governo, era stato Marrigo Rosato a definire la linea: «Non lasceremo la Prefettura senza aver trovato un accordo per la riapertura del mercato. Abbiamo questo mandato dagli ambulanti, vogliamo che ritornino a lavorare e che le loro famiglie siano tranquille». I commercianti, inoltre, restano in attesa anche di una risposta dalla Regione a cui era stata inoltrata una richiesta di commissariamento del mercato di Avellino: «Sono procedure che hanno i loro tempi di valutazione, la richiesta è al vaglio della Presidenza e dell’assessorato – spiega Rosato. Noi le stiamo tentando tutte per far ragionare il sindaco. Ovviamente la Regione potrebbe usare il suo potere laddove non si dovesse trovare una soluzione». Nessuna possibilità, invece, di vedere il mercato a Campo Genova, sede indicata dal Comune, ma contestata dai commercianti: «Il Tar ha stabilito che non è idonea e ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza con cui il sindaco la apriva temporaneamente – ricorda Rosato. Un’area che, tra l’altro, a detta del sindaco non accoglierebbe tutti gli ambulanti e quindi noi dovremmo condannare circa 50 persone a rimanere a casa perché, secondo lui, sarebbero morosi. Una situazione fuori dal mondo».

A manifestare insieme ai commercianti ci ha pensato anche Luca Cipriano, capogruppo di “Mai più”, presente in piazza al fianco degli ambulanti. «E’ indecente l’ostinazione con cui il sindaco continua a bloccare, ormai da quasi un anno, il mercato ad Avellino – sottolinea. Ci sono centinaia di commercianti senza lavoro da mesi e mesi, migliaia di avellinesi e di irpini che sono stati privati dello storico mercato cittadino. Di fronte a quella che è una scelta palesemente sbagliata, Festa insiste con giochi di parole, ironia fuori luogo e parlando di fantomatica “Smile arena”. Qua non c’è più niente da ridere, c’è una città che è sempre più in difficoltà». Cipriano si sofferma anche sulla mancata presenza degli avellinesi a cui gli ambulanti avevano rivolto il proprio appello a manifestare insieme per il ritorno del mercato: «Avellino non è una città che ama la piazza nel senso della protesta, però è evidente il malessere. Chiunque faccia un sondaggio tra i cittadini si renderà conto che, la scelta effettuata dal sindaco, è assolutamente inopportuna».



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