Biodigestore, la Commissione sceglie Chianche: la prossima settimana il via libera dell’Ato – IL CIRIACO

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No al biodigestore Chianche

E’ Chianche la sede più idonea ad ospitare il biodigestore anaerobico è chiudere il ciclo rifiuti in Irpinia. E’ quanto emergerebbe dalla relazione tecnico-scientifica redatta dal gruppo di esperti formato dai professori Giovanni De Feo, indicato dal dipartimento di ingegneria industriale, Domenico Guida per il dipartimento di ingegneria civile entrambi dell’Università di Salerno, Sergio Barile, componente del Nucleo di valutazione e docente di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma e dall’architetto Pietro Petruzzo dell’associazione Fare Verde, nominati dal presidente dell’Ato Rifiuti Valentino Tropeano per individuare l’allocazione migliore tra le quattro disponibilità fornite all’ente d’ambito. Oltre Chianche, Domicella, Montella e Savignano Irpino.

La relazione è stata consegnata ieri mattina al direttore dell’Ato rifiuti Annarosa Barbati e sarà illustrata dal presidente Tropeano al consiglio d’ambito la prossima settimana. L’ultima parola sull’allocazione dell’impianto trattamento rifiuti spetterà ai delegati in consiglio prima dell’assemblea dei sindaci.

L’indicazione di Chianche giunge al termine dei sopralluoghi effettuati dagli esperti subito dopo l’inizio della fase 2 post covid. Nella documentazione manca la valutazione per il sito di Domicella, inizialmente il sindaco Antonio Corbisiero aveva comunicato la disponibilità di un suolo nell’area industriale, in seguito ritirata. Nella griglia di valutazione al secondo posto ci sarebbe Montella ed al terzo Savignano Irpino. Diversi i fattori di cui hanno tenuto conto i tecnici, a far propendere per Chianche sarebbe stata la baricentricità del luogo indicato rispetto alla raccolta rifiuti in provincia e la proprietà dei suoli.

Sarà lo stesso presidente Tropeano, informato il consiglio, ad illustrare i dettagli della relazione e la scelta di Chianche rispetto agli altri due comuni. La scelta dell’Ato di rivolgersi ad una commissione tecnico scientifica per scegliere la migliore allocazione era giunta al termine di un lungo dibattito dai toni anche aspri sulle disponibilità dei luoghi, per garantire massima trasparenza su una scelta oggi supportata anche da dati scientifici.

Il comune di Chianche amministrato dal sindaco Carlo Grillo ritorna con forza nella partita per la costruzione dell’impianto di trattamento rifiuti. Già destinatario di un finanziamento europeo erogato dalla Regione Campania di circa 20 milioni di euro, il progetto definitivo è già pronto. L’insorgere delle associazioni ambientaliste per la scelta di costruire l’impianto nell’areale del Greco di Tufo, la contrapposizione delle amministrazioni comunali limitrofe, i ricorsi al Tar e le manifestazioni d’interesse giunte anche dagli altri comuni, avevano fatto desistere l’ente d’ambito nel proseguire verso un’unica direzione.

La soluzione Chianche era già stata indicata nel piano di fattibilità economica approvato dal consiglio ed è quasi certo sarà confermato e proposto ai sindaci dei 115 comuni appartenenti all’ambito. I primi cittadini potranno esprimersi, alcuni lo hanno già fatto come il sindaco di Grottaminarda Angelo Cobino, e far pervenire le loro valutazioni oltre che sulla sede dell’impianto anche sull’affidamento della gestione del servizio.



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