All-In #AvellinoMonterosi: Mulè e una tradizione da rinverdire

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Gli ultimi brillanti risultati – maturati attraverso un gioco deciso e propositivo – hanno fatto schizzare alle stelle l’entusiasmo in casa Avellino. Le nubi di inizio stagione sono ormai solo un ricordo per i biancoverdi, che ora cominciano davvero a sentire il dolce profumo delle zone alte della classifica.

In una fase così particolare della stagione, con gli equilibri del girone ancora sottilissimi, però, per rinsaldare la propria posizione bisogna spingere di partita in partita e non sbagliare. Per questo quindi la sfida con il Monterosi, fanalino di coda del raggruppamento, rappresenta un test dal peso specifico fondamentale. L’ennesimo esame da superare per sancire la rinascita del lupo.

Verso Avellino-Monterosi

La sfida del “Partenio-Lombardi” nasconde al suo interno tanti intrecci che la rendono ulteriormente interessante. Al di là della particolare sfumatura “iridata”, già evidenziata negli scorsi giorni, il match tra biancoverdi e biancorossi sarà intrigante anche per i tanti ex in campo e soprattutto per il confronto tra i due allenatori, Pazienza e Taurino

Entrambi giovani e votati ad un calcio offensivo, i tecnici di Avellino e Monterosi hanno già visto più volte i loro destini incrociarsi. Innanzitutto nella passata stagione, quando proprio in seguito al pari interno con il collega (Avellino-Cerignola 1-1) l’attuale allenatore dei laziali vide concludersi la sua breve esperienza in biancoverde.

Il percorso di Pazienza e Taurino ha poi rischiato di prendere traiettorie simili anche nella scorsa estate, quando il leccese sembrava il candidato numero uno per raccogliere l’eredità dell’allenatore biancoverde sullo scranno del Cerignola. Non se ne fece poi nulla e ora Taurino arriva al “Partenio-Lombardi” con la consapevolezza di dover fare punti per dare una sterzata alla sua stagione. Dovrà però fare i conti (ancora) con Pazienza, che dal canto suo non ha nessuna voglia di smettere di volare.

Settimana chiave

Continuare a marciare, senza sosta, è come detto fondamentale per i lupi alla luce dei sottili equilibri di classifica. Ma lo è anche per il calendario, che pone i biancoverdi di fronte ad una settimana chiave. Nel giro di sette giorni, gli irpini avranno tre partite, due delle quali in casa – contro Monterosi, appunto, e Cerignola – prima del big match con il Catania.

Chiudere nel migliore dei modi questo tour de force, con un carico di punti importante, darebbe agli uomini di Pazienza la riserva di energia giusta per puntare definitivamente l’obiettivo primo posto.

Cominciare nel migliore dei modi la settimana è dunque a maggior ragione fondamentale. E infatti il tecnico punterà sull’assetto tattico consolidato che, al netto di qualche piccola variazione negli uomini, dovrebbe garantire al suo Avellino la ferocia, l’attenzione e l’imprevedibilità giuste per pungere il Monterosi e conquistare un’altra vittoria.

Mulè con la maglia del Monopoli

Mulè, difensore-goleador

Nella formazione che Pazienza sceglierà di schierare figurerà senza dubbio Erasmo Mulè, capace di imporsi nelle ultime settimane con grandi risultati nel ruolo di braccetto sinistro. Dopo un inizio da seconda scelta, complici gli infortuni dei colleghi di reparto, il difensore siciliano si è pian piano imposto, diventando un riferimento della retroguardia biancoverde.

Nelle cinque partite in cui è stato schierato, addirittura, l’Avellino ha subito appena due gol, indice di una solidità alla quale l’ex Catanzaro ha certamente contribuito, anche e soprattutto grazie alle sue capacità nei duelli aerei.

A proposito di capacità, dopo aver colpito il Monopoli, ora Mulè può puntare a rinsaldare una personale tradizione, quella di difensore-goleador. In carriera, infatti, il classe ’99 ha già trovato nove reti, cinque delle quali addirittura decisive per la vittoria delle sue squadre.

L’ultima in campionato è arrivata, non a caso, nella passata stagione, quando indossava la maglia del Monopoli, proprio con il Monterosi. Il sigillo del momentaneo 3-1 – realizzato di testa – fu decisivo per permettere ai biancoverdi di Puglia di battere i laziali. Per un Avellino che vuole continuare a volare, Mulè può essere una guida. Sognare insieme, sull’onda dell’entusiasmo e della tradizione, si può.



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