Violentata al terminal bus di Napoli: l’inferno di un’infermiera avellinese – IL CIRIACO

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Un giovane di origini senegalesi è stato arrestato dalla Polizia a Napoli per violenza sessuale. Il fatto risale al primo pomeriggio di domenica 3 maggio, ultimo giorno di lockdown: l’uomo ha abusato di una donna che era in attesa del bus per Avellino nel parcheggio Metropark in corso Arnaldo Lucci, nei pressi della stazione centrale.

Le indagini sull’accaduto proseguono anche attraverso la visione delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza presenti nel parcheggio: si cerca di far luce sulla partecipazione di eventuali complici o su omissioni di soccorso da parte di persone presenti.

La vittima è un’ infermiera presso una struttura pubblica della città partenopea dove vengono seguiti psicologicamente alcuni pazienti reduci da Covid. Ha raccontato al quotidiano Repubblica l’intero accaduto. Un inferno iniziato alle 14 di domenica 3 maggio nella deserto terminal napoletano e durato 45 minuti nei quali nonostante le difficoltà è riuscita a difendersi dalla brutalità dell’aggressore che l’aveva bloccata a terra.

A salvarla l’arrivo di un bus di linea e l’intervento dell’autista mentre quasi contemporaneamente sono arrivati anche tre militari abitualmente in servizio di sorveglianza nella vicina stazione di Piazza Garibaldi. Le telecamere di sorveglianza attive h 24 avrebbero filmato tutto, ma resta l’amarezza per l’inefficienza del servizio: nessuno controlla in diretta cosa accade in una delle zone più pericolose di Napoli. Inoltre la vittima ha raccontato anche di aver chiesto aiuto ad una passante senza riceverlo.

“Una violenza inaudita, efferata, brutale, ancora una volta una donna, nel bel mezzo della città di Napoli, da sola, senza l’aiuto e l’intervento di nessuno, ha dovuto subire uno stupro, rischiando di morire, tutto questo è inaccettabile”. Sono le parole di dolore ed indignazione di Cinzia Massa, Anna Letizia e Vera Buonomo, rappresentanti del coordinamento delle Pari Opportunità di CGIL CISL UIL Napoli, dopo la notizia appresa stamattina della violenza subita da una donna nella giornata di domenica, al Metropark del corso A. Lucci, nei pressi della Stazione. “La donna vittima di violenza stava rientrando a casa dopo una giornata di lavoro, come infermiera che assiste i malati scampati al covid e la sua terribile esperienza ci testimonia che la nostra città non è sicura, perché lo stupro è accaduto in pieno giorno , in pieno centro, affermano Massa, Letizia, Buonomo. “Più volte abbiamo chiesto alla Prefettura e al Sindaco di Napoli di intervenire in maniera più serrata sui nostri territori, soprattutto in certi quartieri o zone “difficili” della città, ma deve sempre accadere l’irreparabile per agire?”. “La violenza sulle donne è una piaga sempre aperta che riguarda e coinvolge tutti, non solo le donne, non solo le vittime di abusi, di persecuzioni, di offese, di umiliazioni e di delitti, ma tutte le famiglie e l’intera comunità”. “Ancora più di ieri, dicono le rappresentanti delle Pari Opportunità, di CGIL CISL UIL Napoli, non solo condanniamo la violenza sulle donne in tutte le forme, ma crediamo che l’unica strada percorribile sia l’applicazione di leggi e pene severe e realmente efficaci, per frenare una deriva sociale e culturale insostenibile”.



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