Tuttù-cià, De Feo racconta le sfide della sostenibilità

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Dal metodo Greenopoli alle nuove sfide legate alla salvaguardia del pianeta. Si intitola “Tuttu-cià” il libro di Giovanni De Feo, docente di ingegneria sanitaria all’Università di Salerno, in prima linea nelle battaglie in difesa dell’ambiente. Sarà presentato  il 23 marzo, alle 17, al Circolo della stampa. Introdurrà Pasquale Luca Nacca di Insieme per l’Irpinia, interverranno Antonio Dello Iaco di Legambiente, Franco Mazza, presidente “Salviamo la Valle del Sabato”, Rita Cesta, avvocato, Virginiano Spiniello de “L’albero Vagabondo”. Conclude l’autore.

De Feo analizza temi caldi come la gestione dei rifiuti, la raccolta differenziata con un focus sul mondo della carta, l’inquinamento atmosferico, l’effetto serra e il riscaldamento globale, l’ambiente e la sostenibilità, l’acqua, il risparmio idrico, la depurazione delle acque e la plastica negli oceani. Grande attenzione è rivolta anche all’educazione civica e al pacifismo con un omaggio a Gianni Rodari che diventa “Gianni Safari” in una filastrocca a lui dedicata.

Protagonista è anche la musica. L’uso di canzoni rap con contenuti ambientali è uno dei principali strumenti presenti nella cassetta degli attrezzi del metodo Greenopoli. I rap di Greenopoli sono proposti al pubblico senza accompagnamento musicale, ma con la tecnica usata dai Queen in “We Will Rock You”, cioè, invitando le persone a partecipare battendo, a ritmo alternato, i piedi e le mani per creare un ritmo percussivo al ritmo di ripetuti “tùttu-cià”, da cui viene fuori il titolo del libro. Ogni argomento è introdotto da un rap, da una filastrocca o da un racconto, seguiti dalla versione in prosa… non è un caso che il sottotitolo del libro è “Rap, racconti, spiegoni e video di Mr. Greenopoli su Ambiente e dintorni”. Il libro è concepito in modo tale da poter essere letto “a caso” senza dover necessariamente seguire un ordine preciso. Inoltre, può essere letto e riletto, come tutti i libri, e usato come un manuale da consultare all’occorrenza.


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