top e flop del mercato di gennaio dell’Avellino

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La sessione invernale di calciomercato, conosciuta come mercato di riparazione, utile quindi a porre accorgimenti agli organici, può portare in dote intuizioni straordinarie ma anche clamorosi flop. Lo sa bene anche l’Avellino, che negli ultimi 20 anni, dal 2004 ad oggi, ha pescato alcuni grandi colpi e preso diverse cantonate. Proviamo ad individuare le 6 operazioni più vantaggiose e quelle invece meno redditizie del recente passato biancoverde.

Avellino, la top 6 del mercato di gennaio dal 2004 a oggi

Tra i migliori acquisti della sessione invernale occupa sicuramente un posto di rilievo Raffaele Biancolino (2004-2005). Arrivato dal Venezia, il Pitone si rivelò decisivo – come già accaduto nel 2003 – per il salto in Serie B, lasciando il segno soprattutto nei playoff, contro Reggiana e Napoli. Come Biancolino, anche Ferdinando Sforzini (2008-2009) riuscì in pochi mesi a timbrare il cartellino con costanza. Le sue 7 reti in 12 apparizioni non permisero al lupo di evitare la retrocessione in C, ma si rivelarono comunque di grande impatto. A proposito di impatto, vanno certamente segnalati i colpi Armando Izzo (2011-2012) e Mariano Arini (2012-2013), entrambi rivelatisi poi fondamentali per il ciclo d’oro vissuto sotto la guida di Rastelli.

Una riflessione che si può estendere anche a Marcello Trotta (2014-2015), eccellente protagonista con 17 centri in dodici mesi, su tutti quello decisivo nel derby con la Salernitana. Negli ultimissimi anni, poi, il miglior colpo invernale dell’Avellino è stato indubbiamente Giuseppe Carriero (2020-2021). Il forte centrocampista arrivò dal Parma, garantendo alla squadra di Braglia il cambio di marcia in mezzo al campo.

Avellino, la flop 6 del mercato di gennaio dal 2004 a oggi

La lista degli acquisti più deludenti degli ultimi venti anni si apre invece con Joao Silva (2015-2016). L’attaccante portoghese trovò un solo gol contro il Lanciano, ma accumulò una serie di prestazioni insufficienti, senza riuscire a raccogliere la pesante eredità di Trotta. Fu ancora più deludente l’esperienza in Irpinia di Bryan Cabezas (2017-2018). Dopo una lunghissima rincorsa, l’esterno accumulò appena 7 presenze, prima di tornarsene in patria a stagione in corso.

Al di sotto delle aspettative si rivelò anche l’apporto di Luis Alfageme (2018-2019), strappato alla Casertana da Musa per rilanciare il lupo, ma praticamente mai decisivo nella rincorsa-promozione al Lanusei. Ancora meno gratificanti si sono rivelate le esperienze in biancoverde di Tomas Federico (2019-2020), argentino portato in Irpinia per volere della Innovation Football, Jacopo Murano (2021-2022) – mai a suo agio all’ombra del Partenio nonostante il corposo investimento – e Mamadou Tounkara (2022-2023).


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