Tari e Imu c’è l’ok dalle commissioni, ma l’opposizione tuona: “Brutte sorprese per i cittadini” – IL CIRIACO

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Avellino – I regolamenti Tari e Imu passano l’esame delle commissioni Bilancio e Trasparenza, riunite congiuntamente, ma registrano la bocciatura e le accuse da parte dei componenti d’opposizione.

«L’amministrazione si crea il problema di come far pagare, ma non spiega che cosa si fa pagare», è questa la presa di posizione di Nicola Giordano, capogruppo di “Laboratorio Avellino” e presidente della commissione Bilancio. Il primo punto toccato dall’esponente d’opposizione riguarda l’Imu e le tariffe sulle aree edificabili. «Un problema mai risolto dall’amministrazione che nemmeno se ne preoccupa – spiega Giordano. Da un lato porta le aliquote al massimo, ma non varia i valori delle aree mentre avrebbe potuto calcolare la rendita dei terreni in funzione del valore di mercato. Questo è un problema importante perché esistono aree che, nel piano regolatore sono edificabili e quindi hanno un valore di mercato alto, ma di fatto l’edificazione non è realizzabile sia perché il Comune non ha approvato i piani particolareggiati e sia perché il mercato si è contratto». Secondo Giordano, quindi, i proprietari di queste aree si ritroveranno a pagare un importo Imu alto in maniera quasi ingiustificata. «Avevo presentato a marzo un ordine del giorno per variare i valori delle aree, chiedendo un momento di riflessione, ma la maggioranza ha rimandato il tutto sulla scorta anche delle parole dell’assessore che avrebbe valutato, insieme alla società che gestisce i tributi, la possibilità di verificare o meno se l’area era edificabile».

Una posizione, quella dell’amministrazione, che non servirebbe a risolvere il problema secondo Giordano perché «viene lasciato tutto alla gestione di Assoservizi a cui è demandata anche la valutazione delle aree. Quindi il Comune non dà indirizzi. Ed è ancora di più preoccupante il fatto che si demandi a chi deve riscuotere e che guadagna sul riscosso il valore delle aree.  E’ un controsenso, inoltre il Comune cede ad altri parte della sua autonomia, invece il tutto andrebbe regolamentato subito e a monte. Il problema è che forse il Comune necessita di fare cassa e quindi di chiudere il bilancio».

Altra questione dibattuta è stata l’aliquota Tari che, secondo Giordano regalerà «delle sorprese pericolose ai cittadini in sede di conguaglio. Ancora non riusciamo a visionare il piano finanziario che IrpiniAmbiente ha girato al Comune che ha sua volta ha mandato all’Ato».

Oltre alle «sorprese» che i cittadini scopriranno in sede di conguaglio, Giordano pone l’accento anche su altre operazioni che sta portando avanti IrpiniAmbiente: «C’è la gestione del verde che è stata affidata dal Comune alla società che a sua volta ha appaltato con un ribasso del 40%, ma sui cittadini carichiamo dei costi che di fatto IrpiniAmbiente non ha perché sullo sfalcio dell’erba sta risparmiando il 40%. Inoltre non riusciamo a capire cosa stia succedendo in quella società, qual è il risparmio che si è avuto durante il lockdown con i dipendenti messi in cassa integrazione né il risparmio per la chiusura dell’isola ecologica. Poi c’è la questione dei ristori che dovrebbe ricevere il Comune».

Giordano definisce IrpiniAmbiente come «una società che sembra fuori controllo perché aumenta i suoi costi di gestione duplicando gli incarichi e aumentando le indennità degli amministratori. Ma su come viene gestita la società ci torneremo in futuro, perché parliamo di una società che spende 300 mila euro all’anno in consulenze. Per cui dobbiamo riuscire a capire cosa succede all’interno di IrpiniAmbiente che non è una società privata». Un aspetto, questo, da affrontare in futuro, perché al momento la priorità è capire cosa succederà con la tassa sui rifiuti del Comune di Avellino. «La Tari ribalta sui cittadini completamente il costo dei servizi che è ancora in discussione. Prima del lockdown avevamo chiesto a IrpiniAmbiente il trasferimento del piano economico-finanziario, ma non è mai arrivato. Arriva tardi e con urgenza facendo in modo che questa operazione venga rinviata a dicembre 2020 con una sorpresa sui cittadini».



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