Strada Ofantina e rete ferroviaria: dalla Valle dell’Ofanto nuove intese istituzionali

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Una strada, la statale Ofantina, non adeguata, non sicura. Dalla Bassa all’Alta Irpinia alla Basilicata, è da considerare un asse strategico, ma non adeguato ai tempi. Va riammodernato, come vanno ripensate le politiche di sviluppo della rete ferroviaria nel Sud. E’ uno degli spaccati al centro del convegno che si è svolto oggi a Rapone, in provincia di Potenza, nella Valle dell’Ofanto, a pochi chilometri da Calitri. Un dialogo a tutto campo, quello che si è sviluppato su iniziativa della Svimar, l’associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno e delle aree interne, e che ha toccato i temi che possono unire le istituzioni ai vari livelli. I sindaci dei Comuni presenti, a paritre da Felicetta Lorenzo di Rapone, hanno esposto le loro ragioni, le difficoltà nella programmazione, la necessità di sburocratizzare, l’esigenza di parlare un linguaggio agile, oltre i campanilismi, a favore di un progresso ancora non attuato in gran parte di questi territori. Ragioni che sono state condivise da Donatella Merra e Anna Mauridinoia, assessore rispettivamente delle regioni Basilicata e Puglia. Il potenziamento della linea ferroviaria Rocchetta Sant’Antonio- Gioia Del Colle, riattivazione delle linee ferme, riconsiderazione di progetti come la Eboli-Calitri-Pescopagano, sono alcuni dei temi sollevati che si scontrano inevitabilmente con la necessità di saper sfruttare le opportunità, attraverso una classe dirigente illuminata, e a partire dalla capacità di presentare progetti cantierabili, come ha sottolineato Domenico Gambacorta, già delegato dall’ex ministro Carfagna alla guida del comitato Snai. Durante il convegno moderato dal direttore del Quotidiano del Sud, Gianni Festa, e alla presenza del vescovo di Melfi,-Rapolla-Venosa, Ciro Fanelli, il presidente della Svimar, Giacomo Rosa, ha sollecitato per una nuova sinergia tra Campania, Basilicata e Puglia. Un protocollo d’intesa con Rete/Destinazione/Sud è stato l’atto conclusivo dal quale ripartire per le prossime iniziative in nome dello sviluppo e contro lo spopolamento delle aree interne.



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