Silvestri, il ritorno del muro: ecco perché l’Avellino sorride

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In vista del ritorno in campo dopo il pareggio con la Turris, in casa Avellino c’è un motivo per sorridere. Dopo la positività al Covid e l’assenza forzata nelle ultime 3, con il Catanzaro farà il suo ritorno in campo il difensore Luigi Silvestri. Il ritorno dell’esperto centrale è un’ottima notizia per la squadra di Braglia, considerata l’importanza del numero 28 nello scacchiere tattico biancoverde.

Tra i segreti dell’ottima partenza dei lupi c’è sicuramente la solidità difensiva, alla quale Silvestri ha dato un grosso contributo. Con la sua cattiveria agonistica e la sua solidità, l’ex Potenza ha comandato con grande autorità la retroguardia dei lupi. Il calciatore si è dimostrato insostituibile per Braglia, anche alla luce dei primi affanni avuti dal reparto difensivo in sua assenza.

L’importanza di Silvestri è infatti perfettamente racchiusa nei numeri, che parlano di un Avellino che non ha ancora subito gol nelle gare in cui il classe ’93 è sceso in campo. Contro Viterbese, Palermo e Juve Stabia, i biancoverdi non solo non hanno subito gol, ma hanno concesso pochissime occasioni agli avversari. Merito di un reparto collaudato, nel quale Silvestri ha svolto egregiamente il ruolo di muro. Ora il muro è tornato ed è pronto a difendere con spirito e orgoglio la porta biancoverde, perforata 4 volte nelle 3 gare in cui è stato assente.





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