Sanità privata: non si ferma la protesta della Cigl per il mancato rinnovo del contratto – IL CIRIACO

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Secondo giorno di protesta per i lavoratori e lavoratrici della sanità privata. Il tour di protesta della Cgil dinanzi le cliniche private, ha fatto tappa alla Clinica Montergine di Avellino ed alla casa di Cura Malzoni di Avellino.

LE INTERVISTE A LICIA MORSA E MARCO D’ACUNTO DELLA FP CGIL, FRANCO FIORDELLISI SEGRETARIO PROVINCIALE

“I datori di lavoro AIOP e ARIS si defilano, salta la firma definitiva per il rinnovo del contratto, nonostante la firma della pre-intesa contrattuale. Un comportamento senza precedenti nel mondo del lavoro, al quale lavoratrici, lavoratori e sindacati reagiscono con la mobilitazione.

Scatta la mobilitazione della Cgil. Primi due giorni con assemblee e presidi. «Da domani 6 agosto – annuncia Licia Morsa, segretario generale Fp Cgil – per i lavoratori della sanità privata, 48 ore di azioni e proteste contro la mancata stipula del contratto, fermo da 14 anni, anni in cui sono stati richiesti sacrifici agli operatori, tra accordi di crisi e mancata applicazione di alcuni istituti contrattuali».

«Una scelta scellerata che non può non essere combattuta»: la Fp Cgil di Avellino organizza I presidi a cui prenderà parte l’intera Camera del Lavoro di Avellino quale sostegno e solidarietà a tutte le lavoratrici e lavoratori che da anni pazientemente attendono il riconoscimento dei propri diritti.

«Durante i mesi dell’emergeza sanitaria e del lockdown – osserva Franco Fiordellisi, segretario generale Cgil Avellino – abbiamo chiesto e anche oggi continuiamo a chiedere che la Regione e il Pubblico siano di guida e prevalenti nella Sanità, ma cosi continua a non essere, inoltre i privati non firmando il contratto, complice anche le Regioni che non “impongono” una moral session, sono colpevoli di concorrenza sleale e distorsione delle regole: ecco altri motivi per essere in piazza con la Fp»

Dopo la mancata firma per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore, Cgil Cisl e Uil hanno proclamato lo sciopero generale del comparto. Non ci sono scuse per giustificare il gravissimo atteggiamento di Aris e Aiop che si rimangiano la preintesa e non sottoscrivono il contratto: «Un comportamento irresponsabile e vergognoso», commenta ancora Morsa. «Ci associamo alla richiesta prodotta dalla Cgil e dalla Funzione pubblica Campania, rivolta alla Regione Campania, di revocare immediatamente gli accreditamenti in essere con le strutture rappresentate da Aiop e Aris».



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