Rsa Guarino, il Tar respinge il ricorso del Cda: scatta di nuovo il commissariamento

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Rsa Guarino di Solofra, scatta di nuovo il commissariamento. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, sezione staccata di Salerno (Sezione Terza), riunito in camera di consiglio, stamattina, ha respinto la misura cautelare  della Azienda Servizi alla Persona  Fabrizio Guarino di Solofra rappresentato dagli avvocati Andrea di Lieto e Guido Bevilacqua contro la Regione Campania  difesa dall’avvocato Maria Imparato e il Consorzio  ambito sociale A5 rappresentato dall’avvocato Dario Gioia. Il tribunale amministrativo regionale   ha rigettato l’istanza  presentata dalla casa Albergo Guarino di annullamento  e previa sospensione  di efficacia del decreto n°28 del 28 agosto scorso con cui la regione Campania aveva  disposto lo scioglimento del Cda e la nomina del commissario reggente.

La camera di consiglio presieduta  dal dott. Pierluigi Buonomo  ha ritenuto  ad un primo sommario esame della fase cautelare, che le risultanze delle attività ispettive presso le strutture ricorrenti (condotte sia d’iniziativa dagli enti competenti che, successivamente, su disposizione del TAR, nell’ambito di un parallelo giudizio) rendono legittime le determinazioni gravate. Una considerazione  dettata dal permanere, nel tempo, le inosservanze più rilevanti alla normativa di settore, specie sotto il profilo organizzativo e deirisvolti sulla salute e sicurezza degli anziani ospiti dei centri assistenziali. Alla luce di questi elementi il Tar ha  stabilito che l’istanza cautelare debba essere respinta, anche alla luce del fatto che il provvedimento di commissariamento potrebbe sostenere le strutture ricorrenti in un virtuoso percorso di correzione delle irregolarità riscontrate e di riequilibrio dei rapporti interni al consiglio di amministrazione (attanagliato, peraltro, da una serie di esposti sulla  cattiva gestio dei centri).Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, sezione staccata di Salerno (Sezione Terza) ha respinto  l’istanza cautelare e  fissato per il prosieguo del giudizio  l’udienza il 20.02.2024. In attesa del giudizio di merito toccherà  al commissario già  designato dalla regione  Campania nella figura  di Pasquale D’Onofrio traghettare la struttura verso la nomina  del nuovo cda.

I provvedimenti di revoca delle autorizzazioni sia per la Casa albergo che per la comunità tutelare erano stati già disposti dalla terza sezione del Tar di Salerno, il 12 luglio scorso quando era stata celebrata la seconda udienza relativa al ricorso, presentato dalla Azienda di Servizi alla persona “Fabrizio Guarino” contro i provvedimenti di revoca disposti dal Consorzio Ambito sociale A5. All’esito dell’udienza il ricorrente, il consiglio di amministrazione della Rsa solofrana, aveva rinunciato dinanzi al Tar all’istanza cautelare. I provvedimenti di revoca avevano   quindi ancora validità ed efficacia.

Già nella prima udienza dinanzi al Tar salernitano, avvenuta il 9 maggio scorso, erano emersi i rilevi dal Consorzio dei servizi sociali Ambito 5 dal Consorzio rappresentato dall’avvocato Dario Gioia alla base dei provvedimenti di revoca delle autorizzazioni sia per la Casa Albergo che per la Comunità tutelare per perzone non autosufficienti. Nel primo caso e cioè per la Rsa vengono rilevate criticità inerenti alla “presenza di ospiti in sovrannumero, assenza di un coordinatore con requisiti al regolamento n° /2014, assenza di un’equipe professionale e mancata predisposizione di piani individuali di assistenza, presenza di tutti gli operatori e mancata osservanza delle prescrizioni relative allo svolgimento cdel servizio. Mentre per la comunità tutelare si evidenzia “la presenza di di ospiti in sovrannumero, mancanza di predisposizione di progetti personalizzati e delle schede di ammissione redatte dal medico di Medicina generale, presenza di tutti gli operatori previsti e mancata osservanza delle prescrizioni relative allo svolgimento del servizio”.

La revoca delle autorizzazioni per la rsa solofrana era stata notificata a marzo insieme all’avvio del commissariamento da parte della regione Campania. Il procedimento per l’esercizio dei poteri sostitutivi era stato avviato dalla Direzione Generale per le Politiche Sociali e Sociosanitarie di Palazzo Santa Lucia. In una comunicazione del direttore generale Maria Somma si evidenziava che «a seguito di ulteriori segnalazioni anche anonime pervenute, con riguardo alle assunte criticità ed irregolarità nella gestione della Asp, veniva richiesto all’Ambito di riferimento di conoscere lo stato del procedimento avviato nei confronti della Asp di riposo per la revoca delle autorizzazioni al funzionamento dei servizi residenziali come quale casa albergo per persone anziani».

 


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