Ariano Irpino, di nuovo bagarre in Consiglio: i socialisti abbandonano l’Aula

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di Rodolfo Picariello

ARIANO IRPINO – Il Consiglio approva il Piano economico finanziario secondo quanto previsto dal metodo tariffario dei rifiuti e quindi le tariffe della Tari per l’anno 2024. Ma la seduta di oggi, che si è conclusa in tempi molto rapidi, sarà ricordata per aver segnato la netta demarcazione tra maggioranza ed opposizioni.

Una situazione già resa ufficiale da tempo ma ora c’è anche la resa dei conti tra maggioranza e chi fino a poco tempo fa era nell’alleanza di centro sinistra. Insomma le scorie dell’uscita dalla maggioranza dei socialisti  continuano a rendere poco sereno il dibattito consiliare.

Le accuse arrivano da ogni parte e vengono ricambiate con precisione svizzera a chi le lancia. In apertura dei lavori nei banchi delle minoranze era presente solo il gruppo socialista. E non sono mancate le accuse verso il presidente dell’assemblea Luca Orsogna, che sarebbe colpevole di adottare un metodo non corretto. Il consigliere Albanese ha parlato di una seduta irregolare perché la notifica sarebbe giunta solo sabato, mentre ci sarebbero stati i tempi giusti per farlo prima, sin dal 20 di questo mese.  Albanese asserisce che questo “ormai è un metodo che impedisce l’atto democratico”. Ha inoltre detto che si è aspettato sperando nella proroga per la convocazione ritardata: “Dobbiamo pensare che si aspetta una proroga perché c’è un documento non completo”. E, quindi, seguendo quanto dichiarato dal capogruppo Cardinale parla di un metodo che mortifica il Consiglio, e lo rappresenta al sindaco.

Il presidente Luca Orsogna replica ad Albanese sui tempi e ricorda che il consigliere Cardinale, il quale è membro dell’Ato Rifiuti, “aveva i documenti addirittura prima di noi”. I socialisti abbandonano l’Aula. Ancora una volta la maggioranza resta sola a presidiare l’aula consiliare: è la consigliera Valentina Pietrolà a porre per prima in evidenza questo fatto.

A seguire è la capogruppo Pd, Laura Cervinaro ad intervenire: intanto per certificare la correttezza del presidente dell’assemblea. E apre una crepa nel ragionamento dei socialisti sul metodo che utilizzano loro i quali lanciano accuse e poi vanno via, senza attendere il contraddittorio.

Discorso più o meno simile per il consigliere Giambattista Capozzi, il quale innanzitutto si complimenta con assessore e dipendenti per il lavoro svolto. E ricorda che le tariffe non sono mutate molto. E naturalmente censura l’assenza delle opposizioni.

In precedenza il consigliere Andrea Melito aveva stigmatizzato il comportamento dell’opposizione e ricordato quanto deciso per le utenze commerciali e private. Quindi è intervenuto il sindaco Enrico Franza che ha espresso “amarezza per come si comportano i gruppi di minoranza. Disertano il consiglio ma non altri luoghi. E danno notizie false in luoghi diversi dal consiglio”.

Poi analizza i comportamenti di  chi era prima in maggioranza e ora è opposizione, “auspicavo dal consigliere Cardinale qualche informazione in più. E cioè che potesse aggiornare il Consiglio delle decisioni assunte in Ato rifiuti. Invece dobbiamo registrare una presa di posizione strumentale. Chiedo a Cardinale chi rappresenta nell’Ato? Mi risulta che rappresenti ancora il Comune di Ariano”.

E poi si schiera al fianco del presidente Orsogna, ricordando che il Prefetto non ha ravveduto scelte irregolari. E come detto da Melito si augura che “cessi questo clima da caccia alle streghe. Ci auguriamo sempre una dialettica democratica”. In conclusione, prima del voto il presidente Orsogna, lancia segnali di interlocuzione. E annuncia che ogni settimana convocherà una conferenza dei capigruppo. E si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Lo fa rivolgendosi ai giornalisti, ricordando che le rivendicazioni dei socialisti  probabilmente non erano di merito ma di ruoli e, tra questi, “probabilmente c’era anche il mio ruolo”. Quindi si è passati alla votazione che non ha concesso sorprese, nove presenti e nove favorevoli al Def.


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