Regionali, la sfida di “Terra” per l’alternativa: Madonna in pole per la candidatura – IL CIRIACO

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Per ora di certo c’è non solo il nome, ma la discesa in campo di una terza coalizione, ambientalista e di sinistra, che sfiderà il centro sinistra di De Luca e il centro destra di Caldoro. Un terzo polo che dovrà contendersi la corsa a Palazzo Santa Lucia anche con il M5S di Ciarambino, con cui un’eventuale alleanza appare ormai improbabile, ma anche con i “cugini” di Potere al Popolo che hanno scelto di non schierarsi con i partiti della sinistra e di correre da soli con il loro candidato Governatore Giuliano Granato. Una lista che già nel nome, “Terra“, declina il suo programma (ambiente, sanità, aree interne) e che ha avviato il suo percorso politico elettorale in due posti simbolo della battaglia ambientale campana, Taverna del Re, sito delle ecoballe, e la spiaggia inquinata di San Giovanni a Teduccio. Una formazione politica che nasce su impulso dei comitati della rete “Stop Biocidio” e che al momento, almeno stando alle presenze ai diversi incontri pubblici, conta sull’appoggio di Sinistra italiana, Rifondazione comunista, Partito dei comunisti italiani, Partito del Sud, Altra Europa e Cobas mentre si attende che DeMa sciolga definitivamente le sue riserve. Una squadra a cui, territorio per territorio, dovrebbero aggiungersi comitati, associazioni e gruppi politici locali che vogliono costruire una sinistra alternativa a De Luca partendo dalle parole d’ordine “mai più come prima, è ora di cambiare”.  Il “patto” stretto in assemblea a Taverna del Re è chiaro: una sfida collettiva per riscrivere il futuro della Campania, affrontando la scommessa della riconversione ambientale ed ecologica insieme. Una carta d’intenti non scritta che prevede innanzitutto la condivisione di un metodo: mettere da parte i simboli, le identità e gli interessi particolari per far emergere i territori e le loro urgenze.

Il nodo della candidatura apicale non sarebbe stato ancora sciolto, anche se in molti vedrebbero bene un’investitura di Raniero Madonna, portavoce della rete di comitati ambientalisti nata nel 2013. Così come restano da definire la lista, il simbolo da presentare e le candidature da mettere in campo nelle cinque province. Ancora in alto mare la scelta dei quattro nomi, due uomini e due donne, che spettano al collegio irpino. Tra i papabili candidati c’è Michele Solazzo, esponente di Rifondazione Comunista, da anni portavoce della battaglia contro l’eolico selvaggio in Alta Irpinia che da mesi partecipa attivamente al percorso politico in atto. Un’altra candidatura potrebbe maturare tra le fila dell’associazione “Irpinia Adesso” che mette insieme cattolici democratici e progressisti. Tra i suoi esponenti il capogruppo di opposizione di “Si Può” al Comune di Avellino, Amalio Santoro, e l’ex assessore alla cultura Gennaro Romei. Proprio quest’ultimo, già in campo alle scorse amministrative con la squadra di “Si Può”, potrebbe far parte della rosa di candidati irpini. E continua il confronto interno a Sinistra Italiana che al momento partecipa attivamente al tavolo regionale tramite il suo segretario regionale Tonino Scala e che ha visto la presenza del coordinatore provinciale Roberto Montefusco e di altri esponenti irpini all’assemblea di San Giovanni a Teduccio. Il partito, pur avendo tentato fino all’ultimo di trovare le ragioni per un accordo elettorale alternativo a De Luca che coinvolgesse anche il M5S, sulla scorta della coalizione di governo nazionale, terrà una serie di incontri nei prossimi giorni.

 

 



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