Cancelleria, telefonia, benzina: al Comune la parola d’ordine è spending review – IL CIRIACO

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Parola d’ordine spending review. A Palazzo di Città si pensa a risparmiare e non solo perché lo prevede la legge imposta dal Governo Monti all’epoca dell’austerity, ma anche per risparmiare qualche migliaia di euro e non gravare ulteriormente sulle casse di un Comune in predissesto. Una politica di risparmio che riguarda i settori più disparati dal materiale di cancelleria ai pc dei dipendenti comunali, fino alle spese di carburante del parco mezzi cittadino passando per le spese dell’energia elettrica.

Sono queste le misure adottate dall’amministrazione Festa per razionalizzare l’utilizzo delle dotazioni strumentali, anche informatiche, che corredano le stazioni di lavoro nell’automazione d’ufficio, delle autovetture di servizio, attraverso il ricorso, previa verifica di fattibilità, a mezzi alternativi di trasporto, anche cumulativo, dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali. Il tutto, assicura la squadra di governo, rispettando, in ogni caso, i criteri di efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa.

Si parte da carta, cancelleria e stampanti. Già nel corso del 2018, si è proseguito con la messa, a regime, delle procedure informatizzate per la dematerializzazione degli atti amministrativi con conseguente progressiva eliminazione del supporto cartaceo. Nell’arco del triennio 2020/2022 si proseguirà nell’ulteriore attività di sensibilizzazione sull’utilizzo delle modalità elettroniche per l’invio dei documenti e della corrispondenza (PEC, firma digitale, mail, ecc.) per eliminare le spedizioni cartacee e produrre così un notevole risparmio. Nel corso del 2019 la spesa sostenuta per la carta è stata di 7.489,36 euro, per la cancelleria di 6.860,76 e per i toner di 16.076,76. Una spesa certamente inferiore a quella complessiva degli anni precedenti:35.440 nel 2018, 42.000 nel 2017. Per quanto riguarda le dotazioni strumentali e informatiche, pc, telefoni e collegamenti a stampanti di rete, si punta a sfruttare al massimo ogni dispositivo.  “L’eventuale dismissione di pc in dotazione ad una postazione di lavoro, derivante da una razionalizzazione delle dotazioni strumentali complessive o da un grado di obsolescenza tale da non consentire di supportare efficacemente l’evoluzione degli applicativi, comporterà la sua riallocazione in altre postazioni fino al termine del loro ciclo di vita” si legge nel piano. Stesso discorso per le componenti hardware, mentre secondo l’amministrazione, non necessaria la sostituzione del server principale nell’arco del triennio, senza ripercussioni sulla connettività internet delle sedi comunali e delle scuole che resta centralizzata ed assicurata grazie ad un’efficiente gestione della banda.

Tra le misure programmate per il triennio 2020-22 l’implementazione delle procedure necessarie alla compilazione ed invio di istanze, dichiarazioni e segnalazioni on line, l’attivazione del servizio per la segnalazione di condotte illecite da parte dei dipendenti del Comune (whistleblowing) e l’attivazione dei servizi PagoPa e Spid, ma anche l’eliminazione di stampanti locali introducendo l’obbligo di utilizzo di stampanti e fotocopiatrici di rete. Per quanto concerne la telefonia, nel triennio scorso è stata portata a termine una ricognizione delle linee, cui ha fatto seguito una intensa attività di ottimizzazione delle stesse. Per quanto riguarda la telefonia mobile, stata rivista la politica di assegnazione ed utilizzo dei dispositivi mobili ed una più attenta gestione del servizio ha consentito un controllo più puntuale e preciso del ciclo di vita delle utenze e delle relative spese. Nel corso del 2020 la spesa per telefonia fissa, internet e centralino é stata di 320mila euro, mentre la spesa di telefonia mobile di 20mila. Il servizio di fornitura di energia elettrica per gli edifici adibiti ad uffici comunali, per gli edifici scolastici e per gli impianti ad usi diversi è stato affidato, nel corso del 2018, ad un operatore esterno tramite un progetto di Project Financing energetico per la razionalizzazione del lavoro di efficientamento degli impianti elettrici con evidente risparmio sulla spesa. Per quanto riguarda invece il servizio di pubblica illuminazione, questi è già da anni affidato ad operatore esterno tramite progetto FTT (Finanziamento Tramite Terzi) che ha determinato un notevole risparmio sia nella gestione manutentiva degli impianti che nei consumi.

Intento dell’Amministrazione è quello di proseguire nel percorso già iniziato con la messa a norma degli impianti di illuminazione pubblica secondo la normativa europea e quella regionale in materia di inquinamento luminoso, mediante l’adeguamento di parte dei corpi illuminanti ad emissione luminosa verso l’alto e la riduzione dei consumi energetici tramite nuove tecnologie ormai consolidate, quali l’utilizzo di corpi illuminanti con ottica a LED come già effettuato su un numero consistenti di punti luci in diverse zone della città. Nel corso del 2019 sono stati attivati circa 350 nuovi punti luce, portando ad oltre 10.500 quelli gestiti dal Project Financing. Razionalizzato anche il servizio riscaldamento, affidato nel 2018 ad un operatore esterno, anche attraverso il telecontrollo a distanza tale da consentire l’accensione e spegnimento degli impianti in relazione alle effettive temperature esterne e tenuto in conto delle effettive giornate di apertura degli uffici. Solo 47 i mezzi del parco auto di proprietà comunale, compresi quelli in dotazione al servizio di Polizia locale, Trasporto e Mobilità, e veicoli assegnati per scopi istituzionali e di servizio alle varie Unità operative dell’Ente. La spesa complessiva di carburante, nel corso del 2019, é stata di 34.454,64 euro e 11.923 per manutenzione.

Resta contestualmente in piedi il piano di alienazione dei ben comunali. Il patrimonio abitativo del Comune di Avellino è suddiviso in 1184 alloggi destinati ai cittadini che si trovano in condizioni di fragilità economica e sociale e che vengono assegnati in base alle graduatorie. Persistono le criticità riguardo ai canoni insoluti. Per gli alloggi gestiti dal Settore “Patrimonio”, nei casi di morosità incolpevole sono stati sottoscritti piani di rientro dilazionati, compatibili con le disponibilità economiche delle famiglie, che vengono costantemente monitorati per verificarne l’assolvimento. Nel caso di situazioni di insolvenza continuativa si ricorre alla riscossione coattiva mediante la società incaricata della riscossione, già incaricata del recupero dell’evasione dei tributi locali. Nel corso del 2019 i risultati sono però modesti poiché le situazioni patrimoniali dei debitori sono tali da non consentire i recuperi.



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