Regionali, D’Amelio snobba Petitto e difende il Pd: siamo uniti e saremo il primo partito – IL CIRIACO

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Da “semplicemente Rosetta” a “sicuramente Rosetta”. Cambia lo slogan elettorale, ma non l’appartenenza politica di Rosa D’Amelio che si ripropone per la corsa al consiglio regionale, come sempre nella fila del Partito democratico. La presidente del consiglio regionale uscente inaugura il suo comitato elettorale a Corso Vittorio Emanuele. Non una location casuale, «ho aperto due comitati: uno nella mia Lioni, l’altro qui ad Avellino nel cuore pulsante di una città che ultimamente pulsa poco. Il mio impegno sarà rivolto al recupero del ruolo di capoluogo di Avellino». Al suo fianco l’ex segretario provinciale dei dem Giuseppe Di Guglielmo, l’ex candidato sindaco Luca Cipriano, l’ex parlamentare Valentina Paris e il presidente del Forum Giovani Campania Giuseppe Caruso. In sala gli amici di sempre, in prima fila Michele Gravano, ex segretario Cgil e coordinatore regionale di Mdp Articolo Uno.

La campagna elettorale di D’Amelio parte dalle cose fatte e dalle cose da fare: «si riparte dal fatto che la Regione Campania è la più importante del Mezzogiorno con un territorio composto per il 70% da aree interne. Una ricchezza unica, in tempo di pandemia abbiamo compreso come gli spazi ampi e vivibili siano elementi imprescindibili per avere una vita dignitosa. Certamente servono le infrastrutture. In Irpinia ce ne sono di importantissime a cui si sta lavorando dall’Alta Capacità, all’elettrificazione dell’Avellino Salerno alla Lioni Grottaminarda, all’asse attrezzato Paolisi Pianodardine. Tante opere che possono trasformare i nostri in territori ambiti anche per tanta parte sovraffollata della nostra regione. L’Irpinia ha poi un’enogastronomia di eccellenza, importanti aziende che stanno soffrendo una crisi profonda, ripartiamo da tutto ciò che questo nuovo tempo ci ha insegnato. Ad esempio che si può lavorare in smart working da qui per aziende del Nord e noi dobbiamo impegnarci per permetterlo. In sinergia con il Governo nazionale, la Regione deve lavorare affinchè i fondi in arrivo dall’Europa vengano gestiti bene e in modo trasparente. Ambiente, energia alternativa, qualità della vita sono le sfide straordinarie che abbiamo avanti». Tutti motivi che hanno spinto D’Amelio a non ritirarsi dal protagonismo elettorale, ma ad accettare una nuova sfida perché «ci vuole competenza, capacità di capire subito i problemi e rispondere in tempi certi. Voglio dare una mano alla mia terra come sempre: sono stata la prima firmataria di ben trenta leggi regionali, sul sociale, sulle donne, sui giovani, sull’agricoltura. Su questo solco continuerà il mio impegno per l’intera provincia e per la città di Avellino».

Una sfida elettorale che vedrà il Pd primeggiare nonostante la rottura interna che si è consumata per le mancate candidature di esponenti come Livio Petitto e Stefano Farina. Almeno questo è il convincimento di D’Amelio. «Il Partito democratico è composto da gente che si candida nel partito. Saremo la prima forza politica e, lo dico per tranquillizzare le persone, avremo le nostre rappresentanze in consiglio regionale e al governo regionale. Avremo uno straordinario risultato perché siamo tutti uniti. I candidati del Pd sono tutti coerenti, da Petracca che ha aderito al partito nel momento di maggiore difficoltà quando tutti scappavano, a Ciarcia da sempre fedele al Pd,  fino a Meninno giovane donna che accompagnerò in questa battaglia. A me non interessa chi verrà eletto, ma che il Pd unito raggiunga un eccellente risultato e ne sono certa, perché la gente capirà». No comment alle parole di Petitto che in mattinata ha detto di voler, “da buon animalista”, tutelare “i personaggi in via d’estinzione”. «Non rispondo, ho altro da fare. Io sto in campagna elettorale» chiosa D’Amelio. E su Ciriaco De Mita che, alleato del Pd continua a definirlo partito senza pensiero perché senza futuro, D’Amelio risponde «non la penso come lui chiaramente, a De Mita auguro di avere lo stesso futuro del Pd, e di avere lunga vita».

A sostegno di D’Amelio anche Cipriano che definisce la sua candidatura «in continuità e coerenza con quanto fatto alle amministrative di Avellino. La città sia vicina al Pd e ai suoi candidati, per non affogare nel populismo e avere una rappresentanza in consiglio regionale». Un appoggio da donna a donna quello che proviene da Paris «una persona che ha sempre continuato a votare il Pd e ad essere del Pd anche quando, ingiustamente, non è stata candidata. Un partito esiste e ha dignità solo se l’appartenenza non cambia mai a seconda delle convenienze e Rosetta è un valore aggiunto per tutti noi».



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