Non sarà un percorso breve, uno o due anni, ma la macchina del Recovery Fund si è messa in moto. Ed anche in Irpinia è partita la discussione su come questo strumento, straordinariamente innovativo almeno per quanto riguarda la mole delle risorse previste, possa aiutare il nostro Paese, ed in particolare il Mezzogiorno e l’Irpinia. Ne abbiamo discusso con il Professor Paolo Ricci, ordinario di Economia alla Federico II e componente del Nucleo per la Politica Economica di Palazzo Chigi. Nel corso dell’intervista Ricci ha affrontato tutti i temi legati alla complessità del percorso in atto, agli strumenti che servirebbero ed al metodo da seguire. Bisogna sicuramente preparare e formare la burocrazia perché sia in grado di gestire un passaggio non breve e completamente diverso da quelli che siamo stati abituati a conoscere nel passato. Va stimolata anche l’economia provata su un percorso di partenariato che consenta la coproduzione di valore. Il percorso, come detto, è agli inizi e, nel futuro potrebbe magari restituirci un’Irpinia proiettata nella modernità. Anche se c’è il rischio, che il Professor Ricci vede e spiega espressamente, che aumenti la desertificazione e cresca lo scoramento dei privati.
