Questioni di vita, lavoro e paesaggio, la Cgil chiama al confronto a Lioni

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La Cgil Avellino chiama a confronto venerdì 7 luglio il suo gruppo dirigente. Sarà l’occasione per tracciare un bilancio consuntivo 2022 e discutere la fase politica legate a vertenze e mobilitazioni in preparazione della manifestazione del 30 settembre “Insieme per la Costituzione” in programma a Roma. Una mobilitazione per far sentire la propria voce sulle politiche fiscali progressive e graduali, per la riforma previdenziale, contro Autonomia differenzita e presidenzialismo, tutela beni comuni e Servizi Pubblici Essenziali Sanità, Scuola. Il pomeriggio appuntamento con un convegno sulla pianificazione urbana e territoriale quale strumento utile allo sviluppo sociale, al Lavoro e alla Tutela Ambientale. Saranno presenti Daniela Barbaresi della Segreteria CGIL Nazioanel, Nicola Ricci Segr. Generale Cgil Campania, Yuri Gioino sindaco di Lioni, arch. Vincenzo Tenore TStudio e arch. Erminio Petecca Pres. Ordine Architetti. Presenta l’iniziativa il segretario gen Cgil Avellino Franco Fiordellisi:”-_Il gruppo dirigente di tutta la Cgil vuole essere presente in tutto il territorio di qui la scelta di promuovere riunioni itineranti. Abbiamo scelto Lioni che sta portando avanti un PUC ambizioso con la sua amministrazione. La Cgil da anni lotta per la Sostenibilità Ambientale e Sviluppo Sostenibile, si trovano tante, troppe difficoltà, anche dove lo sviluppo demografico è da tempo in negativo e si vuole continuare a cementificare, aumentare volumetrie, mentre servirebbe manutenzione, adeguamento e sistemazione urbana. Per Sviluppo sostenibile pensiamo alla sistemazione degli spazi urbani, che devono contemperare lo sviluppo umano e sociale aperto alle nuove tecnologie e questo è possibile con la partecipazione diffusa ai progetti. Su Lioni è in atto un importante progetto sulla guida autonoma dei veicoli, senza conducenti e quindi importante partecipare e attenzionare i piani di sviluppo”. Spiega come “sui parametri di Consumo del Suolo abbiamo dei “vincoli” da rispettare ma non stiamo rispettando parametri e aspettative prefissate. L’obiettivo ce lo ha dato l’Europa: arrivare a consumo di suolo zero entro il 2050, allinearlo alla crescita demografica e non aumentare il degrado del territorio entro il 2030. Anche gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu indicano target ambiziosi: raggiungere un “land degradation neutral world” come elemento essenziale per mantenere le funzioni e i servizi ecosistemici e assicurare l’accesso universale a spazi verdi e spazi pubblici sicuri, inclusivi e accessibili. E’ importante che dalle aree interne ci sia una presa di coscienza utile a cambiare dal locale al nazionale le tendenze, l’Italia sta andando in direzione diametralmente opposta: la percentuale di consumo di suolo non è in diminuzione”


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