Palio della Botte, l’obiettivo è istituzionalizzare la gara. Festa e don Emilio: una struttura giuridica per dare continuità alla tradizione

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Dare continuità al palio della botte, istituzionalizzandolo attraverso la costituzione di una struttura giuridica che possa garantire la salvaguardia della tradizione. E’ l’obiettivo illustrato questa mattina dal sindaco Gianluca Festa e dal parroco della chiesa di Costantinopoli don Emilio Carbone nel corso di una conferenza stampa a palazzo di città “Assistiamo con soddisfazione – spiega Festa – alla ripartenza del palio, è una manifestazione nella quale crediamo molto, la consideriamo un patrimonio della comunità. Da tempo stavamo ragionando con don Emilio sull’ipotesi di dare una struttura permanente al palio. Ci godremo le gare e gli spettacoli di quest’anno e dal giorno successivo cominceremo a lavorare alla costituzione di questa struttura permanete, coinvolgeremo i quartieri con un lavoro che durerà un anno intero e si concluderà con il palio”. E a proposito di Fondazione, il sindaco rassicura anche sul lavoro della Fondazione Cultura che gestisce il Teatro Gesualdo: “Il programma del teatro è pronto, sarà un cartellone di alto livello, frutto del lavoro svolto in questi mesi. Non ci sembrava opportuno presentarlo nell’ambito del Summer Festival. Lo faremo al termine di questa manifestazione che sta catalizzando grande attenzione”.

Sulle polemiche relative ai fondi spesi per il Summer Festival “Da parte nostra utilizziamo tutti i fondi comunali, si tratta di spese che possiamo affrontare, abbiamo investito tre milioni di euro per la manutenzione di strade e marciapiedi tutti, undici milioni di euro per riqualificare gli alloggi popolari e un milione di euro per il Summer festival. L’amministrazione, in quattro anni, ha saputo mettere a posto i conti con spirito di sacrificio, accanto agli otto milioni del ministero abbiamo speso dodici milioni di fondi comunali per sanare debiti fuori bilancio delle precedenti amministrazioni, abbiamo pagato i conti chiudendo col passato. Abbiamo investito un milione di euro per dare felicità alla gente ma dpbbiamo pensare a quanto questo investimento porterà in termini di Pil. I numeri eccezionali ci restituiscono l’idea che è stata una scelta vincente”.

E sui lavori di piazza Castello: “Sono ormai in dirittura d’arrivo. La ditta lavora speditamente. Nei prossimi giorni saranno completati anche i lavori relativi al Corso Umberto Umberto di rifacimento della condotta fognaria. Cominceranno poi gli interventi per i sampietrini. Non ho voluto asfaltare quella strada. Sarebbe stato un colpo al cuore. Ho atteso qualche mese per affidare i lavori ma ho voluto conservare i sampietrini così da mantenere un pezzo di storia nel tratto tra piazza Castello e Corso Umberto”

A soffermarsi sulla sinergia con il Comune per istituzionalizzare il Palio, la via oggi con la gara dei bambini, don Emilio Carbone: “L’idea è quella di una fondazione o di un consorzio, una struttura giuridica che accresca le forze e offra maggiori possibilità di tutela del palio. Abbiamo un anno di tempo per organizzare e rilanciare la macchina, partendo dal vertice fino ad arrivare alla Fondazione. Lasceremo al Comune il materiale, dai costumi alle fotografie, e l’esperienza che abbiamo acquisito. Ma è necessario avere forze nuove, aprirsi alle collaborazioni con associazioni cittadine, imprenditori aziende, così da mettere in moto un effetto domino. Il Palio non è solo lo spettacolo che si vede nelle poche ore di durata della competizione, richiede un lungo lavoro di preparazione. Le contrade avranno i loro simboli, stemmi, materiali, lavoreranno tutto l’anno, così da favorire la crescita dell’intera comunità, coinvolgendo i piccoli. Se si divertono a far rotolare la botte, mettendo da parte il cellulare vuol dire che quello che stiamo facendo ha senso”


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