Oddati: “Ora il Pd irpino è compatto, darà una grande mano a De Luca” – IL CIRIACO

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Avellino – Il Partito Democratico dovrà diventare la prima forza della coalizione per dare una mano maggiore a De Luca «e perché siamo l’unico partito. E’ fondamentale anche a livello nazionale». E’ questo il messaggio Nicola Oddati, coordinatore della segreteria nazionale del Pd che in serata ha partecipato all’incontro promosso ad Atripalda alla presenza dei candidati della lista, Rosetta D’Amelio, Maurizio Petracca, Michelangelo Ciarcia, Antonella Meninno. Ad aprire l’incontro ci hanno pensato Aldo Cennamo e Valentina Paris.

«Siamo sicuri che in Campania porteremo a casa la vittoria, ma dobbiamo lavorare per garantire un grande risultato al Pd – spiega Oddati. Si vota anche in altre regioni e siamo impegnati in un corpo a corpo da soli per contrastare il centrodestra». Il coordinatore nazionale ripercorre anche quanto fatto dal Pd in quest’ultimo anno a livello nazionale: «Ci troviamo al governo con i 5 Stelle, non siamo uguali anzi siamo molto diversi, ma abbiamo fatto una scelta complicata e responsabile di fronte a una crisi drammatica: sentivamo la responsabilità di risolvere nodi che il Governo precedente aveva peggiorato. Non potevamo lasciare il Paese nelle mani del centrodestra – sottolinea. Poi è arrivato il Covid che ha finito di peggiorare non solo la condizione economica, ma anche quella sociale. Siamo riusciti ad affrontare anche quella battaglia. Tanti italiani hanno compreso che abbiamo messo avanti le nostre competenze per il bene del Paese invece di pensare a prendere qualche voto in più».

In Campania la sfida sembra più agevole, ma Oddati è sicuro che il Pd otterrà importanti risultati anche nelle altre regioni dove «combattiamo da soli, in alcune contro i 5 Stelle in altre anche contro Italia Viva. In Campania siamo uniti, ma per convenienza loro». In Irpinia il Pd potrà contare su «partito è vivo e soprattutto unito – spiega Oddati. Con queste qualità un partito diventa più attrattivo perché piace di più. È giusto confrontarsi, ma poi nel momento importante bisogna essere compatti come la bella squadra che abbiamo qui. Tutti e quattro meriterebbero di entrare in Consiglio. Loro sono il gruppo dirigente su cui costruire il partito. Basta con chi porta il seme delle discordia, il Pd deve essere unito per il bene del Paese». La vittoria di De Luca in Campania dovrebbe essere la diretta conseguenza del buon lavoro svolto: «Quando si candidò il suo slogan era “mai più ultimi” perché la Campania era ultima in tutti i settori. Ha fatto un grande lavoro e ora non lo è più. Abbiamo risanato l’azienda dei trasporti, avevamo la sanità che era un buco insopportabile ora siamo usciti dal commissariamento, abbiamo rimesso in piedi agricoltura, turismo, cultura; ricostruito la rete dei servizi, creato occasioni e opportunità». E infine c’è stata la grande sfida del Covid quella in cui «abbiamo dato risposte e difeso con le unghie la salute dei cittadini campani, dando dimostrazione che non è vero che dobbiamo imparare dagli altri, sono loro che devono farlo da noi».

La città di Atripalda non è stata scelta a caso per questo incontro, come sottolinea Valentina Paris: «Questa comunità ha sempre fatto politica e ha sempre scelto il centrosinistra. Abbiamo bisogno che il Pd ritorni ad essere il perno del centrosinistra». Anche Cennamo si è soffermato sull’importanza della cittadina del Sabato: «Abbiamo deciso di chiudere qua la campagna elettorale perché Atripalda merita un’attenzione particolare per la sua storia, la sua cultura e per quanto ha saputo dare alla politica».

Rosetta D’Amelio ha ripercorso brevemente quanto fatto dalla Giunta De Luca: «L’Irpinia è stata protagonista nel determinare le linee di programma del governo regionale. Le aree interne sono tornate al centro dell’agenda – sottolinea. De Luca è riuscito a tirare fuori la sanità dal commissariamento, questo significa che dopo le elezioni potremo finalmente lavorare per una sanità di qualità, immettendo 12 mila unità tramite concorsi e riqualificando le strutture. Abbiamo già dato 11 milioni di euro all’ospedale di Solofra. Continueremo sul rilancio delle aree interne, mettendo ancora più risorse su infrastrutture e digitalizzazione. Non dimentichiamo il lavoro di De Luca in piena pandemia che ci ha reso orgogliosi di essere campani». Il presidente del consiglio regionale si sofferma anche sulla coalizione che sostiene il Governatore: «Ci sono troppe liste perché De Luca attrae, noi abbiamo il dovere di rafforzare il Pd che è l’unico partito presente».

Maurizio Petracca pone l’accento su questa campagna elettorale che ha visto un partito in cui «non ci sono dissidi, c’è grande coesione e armonia tra i candidati. È la prima volta che mi capita – sottolinea. Questo è un buon viatico per la costruzione del Pd in provincia che possa parlare di sviluppo e idee e non di divisioni». Anche Michelangelo Ciarcia sottolinea la grande coesione tra i candidati del Pd: «E’ stata realizzata una bella lista, siamo compatti e non ci sono stati screzi. Su queste basi va costruito il partito del futuro. C’è chi spera che il Pd vada male per poter speculare, ma noi dobbiamo andare avanti». A parte questo c’è il tema dell’Irpinia e del suo sviluppo da portare avanti: «I nostri territori hanno tanti problemi, a cominciare dalle infrastrutture da realizzare. Però l’Irpinia è anche ricca di risorse che vanno messe in rete come le micro imprese e il turismo. Altro settore su cui puntare è il riassetto delle reti idriche. L’amministrazione De Luca è stata la prima, dopo 20 anni, che ha stanziato dei fondi». Antonella Meninno ribadisce la necessità di valorizzare le risorse dell’Irpinia, ma anche «puntare sulla digitalizzazione. Finora De Luca ha promosso molte iniziative sul lavoro, ma anche con i fondi per le start up, l’agricoltura. Noi abbiamo un patrimonio enorme che va valorizzato e promosso. La stazione Hirpinia e la Lioni-Grottaminarda verranno realizzate anche grazie all’impegno di De Luca. Queste opere faranno sì che la nostra provincia diventi crocevia anche di nuove potenzialità».



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