Norante (Roseto): “Non abbiamo ancora deciso ma l’offerta della Scandone ha vincoli importanti” – IL CIRIACO

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La partita non è ancora chiusa. Nonostante le tante voci che si sono rincorse nel pomeriggio appena trascorso, la dirigenza dei Roseto Sharks non ha ancora deciso il da farsi. Per cui, almeno in linea teorica, la Scandone rimane in corsa.

Il problema, manco a dirlo, è ancora una volta la struttura dell’offerta, vincolata alla volontà del tribunale e ai tempi tecnici che giocoforza la dirigenza biancoverde è  costretta a rispettare, data la condizione giuridica degli ultimi mesi della Sidigas, ancora padrona del club.

A confermarlo, stavolta, è addirittura il presidente del club abbruzese, Antonio Norante, che abbiamo intercettato per un aggiornamento sulle trattative.

“Stiamo ancora decidendo cosa fare. Le conversazioni con i nostri sponsor storici sono ancora in piedi e non è detto che alla fine decideremo di vendere il titolo. Per il momento in molti si sono interessati, ma sono arrivate solo poche offerte concrete. Quella della Scandone è sicuramente una di questa ma è legata alla volontà e ai tempi del tribunale. Tutto questo rende molto difficile la trattativa perché, qualora dovessimo realmente decidere di vendere il titolo, avremmo la necessità di sistemare tutto con scadenze certe e non so se in questo caso tutto possa essere definito certo. A me dispiace per la situazione che si sta vivendo ad Avellino ma noi abbiamo bisogno di certezze”.

La Scandone, dunque, parte con un handicap rispetto alle concorrenti. E anche dal fronte della Federazione non sembrano arrivare grandi notizie per quanto riguarda un eventuale ripescaggio, da sempre il piano di riserva dei biancoverdi.

Il prossimo 5 Giugno, infatti, saranno rese note le DOA e non dovrebbero troppo differire da quelle ancora in vigore, come confermato da fonti vicine alla federazione alla nostra redazione. Per cui, se il parametro non dovesse cambiare, la storia, il trascorso, la struttura di gioco e il blasone in generale della Scandone, non basterebbero a farla schizzare in avanti: la precedenza dovrebbe essere comunque data rispettando la classifica del campionato conclusosi bruscamente non più tardi di due mesi fa.

Avellino, dunque, rischia di trovarsi senza A2 anche il prossimo anno, a meno di incredibili sorprese. Fattispecie non nuova nel capoluogo irpino, almeno negli ultimi dodici mesi.

 

 



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