L’Irpinia ricorda il sisma dell’80. In città la santa messa e la deposizione della corona in piazza del Popolo

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L’Irpinia ricorda, 43 anni dopo. il terremoto del 23 novembre1980, tra confronti, dibattiti e celebrazioni. Nel capoluogo irpino il vescovo Monsignor Arturo Aiello, presiederà alle 10 la messa in Cattedrale. In Piazza del Popolo, il sindaco Gianluca Festa deporrà una corona per le oltre duecento persone morte nel centro storico di Avellino.

A Lioni, uno dei paesi del “cratere”, tra i più colpiti insieme a Conza della Campania e a Sant’Angelo dei Lombardi, il sindaco Yuri Gioino consegnerà al colonnello comandante del 21/o Reggimento Guastatori di Caserta, Andrea Cubeddu, la cittadinanza onoraria per gli aiuti e la solidarietà ricevuti nei giorni e mesi successivi al sisma. Numerose anche le iniziative dedicate alla sicurezza antisismica. A Lioni i ricercatori dell’Istituto di geofisica e vulcanologia incontreranno gli studenti mentre ad Avellino il Centro studi edilizia reale, presieduto da Giulio De Angelis, dedica l’intera giornata di oggi alla vulnerabilità sismica e alle tecnologie di riqualificazione urbanistica. Alle tavole rotonde in programma partecipano geologi, ingegneri, architetti,
geometri e periti agrari.

Il maestro Massimo Testa dirigerà l’ensemble Zenit 2000 all’Eliseo nel concerto de “Le note ritrovate, 23 novembre 80 in Memoriam” ispirato da foto d’epoca del terremoto dell’Irpinia scattate da Pino e Lino Sorrentini. “Una sinergia che si rafforza, un confronto tra arti che restituisce lavori straordinari, che non potevano trovare migliore accoglienza del teatro Eliseo, la casa del cinema di Avellino”. L’appuntamento musicale è la chiusura di una call for scores, un concorso per il quale è stato chiesto a compositori italiani e stranieri di realizzare componimenti musicali ispirati alle immagini del terremoto del 1980. Ad essere eseguiti saranno cinque brani inediti, ispirati ciascuno da cinque fotografie diverse che compongono il reportage dedicato al Terremoto del 1980 in Irpinia realizzato dai fotoreporter Pino e Lino Sorrentini.

A Bisaccia Franco Arminio promuove, dal 23 al 25 novembre, “Novembre. Viaggio nel paese di argilla”. Ad alternarsi passeggiate, conversazioni, laboratori per definire strategie di sviluppo e nuovi modi per ripopolare i paesi. Tanti gli ospiti che si racconteranno negli spazi della Casa della paesologia, da Andrea Di Consoli a Isaia Sales.

A Caserta giovedì 23 novembre, alle 20, nella Sala degli Incontri d’Arte della Reggia di Caserta,  una serata dedicata a Lucio Amelio per i 30 anni dalla donazione di «Terrae Motus» alla Reggia. In ricordo del terremoto del 1980, la Reggia dedicherà un’intera giornata a «Terrae Motus», il progetto artistico avviato dal gallerista napoletano all’indomani del tragico evento e durato oltre dieci anni, per fare dell’arte strumento per contratare il potere distruttivo della natura. Ad Amelio verrà dedicata una sala negli Appartamenti reali. La Sala Lucio Amelio, situata nelle immediate vicinanze dell’opera iconica «Fate presto» di Andy Warhol, accoglierà una proiezione video permanente tratta dal documentario realizzato da Mario Franco per la prima esposizione della collezione Terrae Motus alla Reggia di Caserta nel 1992 (il video integrale è conservato presso gli Archivi Mario Franco di Casa Morra). Seguirà nel 2024 l’allestimento completo con ulteriori approfondimenti dedicati alla storia della collezione e al rapporto tra Amelio e gli artisti da lui scelti.


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