I veleni della campagna elettorale per le regionali potrebbero arrivare all’attenzione dei magistrati. Prima in tv ospite della trasmissione Studio Sera, poi tramite i canali social per ben due volte durante le consuete dirette facebook del lunedì sera, il sindaco di Avellino Gianluca Festa ha accusato l’amministratore di Alto Calore Michelangelo Ciarcia, tra i candidati del Pd, di aver utilizzato l’ente a scopi elettorali e lanciato accuse generiche ad un’azienda dell’avellinese che, questo quanto detto dal sindaco, a ridosso delle ultime tre elezioni (amministrative 2018 e 2019 e regionali 2020) avrebbe incrementato la propria forza lavoro tramite contratti a scadenza breve. Parole che, come riporta l’edizione odierna de Il Quotidiano del Sud, non sono sfuggite alla magistratura avellinese che potrebbe aprire un fascicolo di indagine per far luce su quanto detto dal sindaco o, quantomeno, convocarlo nelle prossime ore per vederci più chiaro rispetto alle allusioni lanciate via etere.
In particolare Festa, durante la trasmissione tv, ha mostrato alcune foto di un furgoncino parcheggiato all’interno degli spazi di Alto Calore dal quale due persone, indossando una maglia con la scritta Ciarcia, avrebbero scaricato alcuni manifesti non meglio identificati. Accuse immediatamente respinte dal diretto interessato. Ciarcia, in un’intervista rilasciata alla nostra testata (leggi qui) ha infatti detto di essere pronto a tutelarsi nelle sedi opportune contro il sindaco che avrebbe leso la sua immagine.
Il contenuto dei video in questione è già sulla scrivania del Procuratore Vincenzo D’Onofrio e non è escluso un approfondimento nelle prossime ore.
