“La piscina riapre a ottobre, è il luogo più sicuro”: parla Scibelli. “Importanti misure anti-contagio” – IL CIRIACO

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Ripartire in tutta sicurezza, sperando che l’utenza risponda in maniera adeguata altrimenti «avremo dei problemi dal punto di vista economico». Michele Scibelli, presidente della Mercogliano Servizi, annuncia la riapertura della Piscina per «il primo ottobre, ma già il 15 settembre sarà possibile iscriversi. Purtroppo ci sarà un aumento sulle quote di 5 euro, ma dobbiamo far fronte a molte spese per la sanificazione degli spazi». Scibelli, inoltre, chiarisce anche il ruolo della Mercogliano Servizi: «E’ una partecipata al 100% del Comune con entità giuridica autonoma e ha in gestione la piscina, ma l’ente non contribuisce economicamente a questa».

La struttura di Mercogliano è pronta a riaprire i battenti, quest’anno in ritardo rispetto al passato, ma a causa dell’emergenza Covid e delle incertezze che crea: «Abbiamo deciso di riaprire il primo ottobre, per un semplice motivo: volevamo valutare l’evolversi della situazione legata al Covid – spiega Scibelli. Non volevamo aprire a settembre con il rischio di ritrovarci ad ottobre con delle sorpresine che ci avrebbero costretto a chiudere nuovamente. Quindi ci siamo presi il mese di settembre per valutare come vanno le cose». La stagione, dunque, partirà ufficialmente il primo ottobre e dal 15 settembre sarà possibile sottoscrivere gli abbonamenti, nel frattempo sono state pianificate tutte le operazioni legate alla sicurezza delle persone. «Abbiamo adeguato la struttura e l’organizzazione ai protocolli Covid e superato tutte quelle situazioni che avrebbero potuto comportare degli assembramenti – sottolinea Scibelli. I corsi sono stati strutturati in modo tale da consentire il normale svolgimento delle attività con il dovuto distanziamento. I turni sono stati ridotti da 45 a 40 minuti e ognuno potrà contenere al massimo 10 persone, mentre prima il numero era di 18. I 5 minuti di riduzioni si sono resi necessari perché, a ridosso di ogni turno, gli addetti alle pulizie provvederanno a sanificare gli spazi». Grande attenzione, dunque, verrà posta sulla pulizia e sanificazione della struttura che avverrà in maniera costante e più volte nell’arco della giornata: «Per questo ci vediamo costretti ad aumentare la quota di 5 euro», spiega Scibelli.

La decisione di riaprire la piscina, inoltre, rappresenta anche una vera e propria scommessa perché, senza la risposta del pubblico, la perdita economica a cui andrà incontro la Mercogliano Servizi rischia di essere importante. «Subito dopo il lockdown provammo a riaprire, ma non ottenemmo riscontri: su circa 900 iscritti solo 47 rientrarono. In questo modo diventava antieconomico tenere aperta la piscina, perché non avremmo coperto nemmeno le spese più basse. Ora speriamo che la risposta sia diversa – spiega Scibelli. Mi rendo conto che stiamo attraversando un periodo particolare, soprattutto a Mercogliano, ma speriamo che si ritorni alla normalità e che non prevalga la psicosi. La piscina, da un punto di vista economico, per rientrare delle spese ha bisogno di almeno 400 iscritti perché tra utenze, fornitori, dipendenti e altro, ha un costo di circa 30 mila euro al mese. Se dovessimo avere meno di 400 iscritti andremmo in sofferenza economica. Insomma, ci troviamo in una fase delicata, ma siamo pronti ad avviare la nuova stagione».

I rischi economici, dunque, sono dietro l’angolo anche perchè non si sa quale sarà la risposta delle persone, ma anche se dovesse essere negativa, la struttura rimarrà aperta, come garantisce Scibelli: «La piscina partirà sicuramente anche con pochi iscritti. Il Cda della Mercogliano Servizi ha deliberato per la sua riapertura e da parte nostra sempre c’è la massima propensione a restituirla alla nostra città, così come abbiamo provato a fare anche dopo il lockdown. Chiaramente c’è un po’ di preoccupazione, ma sono fiducioso sul rientro degli iscritti».

Il Presidente della Mercogliano Servizi, inoltre, sottolinea come la Piscina sia uno dei luoghi più sicuri «Siamo al pari di una struttura ospedaliera. Da prassi, noi, effettuiamo la sanificazione in maniera costante, ma questo avveniva anche prima dell’emergenza Covid. Ora abbiamo sanificato l’intera struttura, facendo un’operazione pari a quella che viene effettuata negli ospedali, quindi abbiamo un ambiente completamente asettico, spero che questo venga compreso dalle persone. La cosa curiosa è che noi abbiamo assistito, dopo il lockdown, alle persone che, per paura, non venivano in piscina, per poi trascorrere l’estate al mare dove ci sono assembramenti fuori norma e alti rischi di contagio, invece la piscina è il luogo più sicuro perché, oltre alle costanti sanificazioni, c’è la presenza del cloro nell’acqua. Insomma il virus non trova terreno fertile. Spero che le persone comprendano questo passaggio».



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