“Il progetto è pronto. Sull’impianto sostitutivo…”

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Giornata importante per il progetto del nuovo stadio Partenio-Lombardi, complice l’incontro avvenuto in mattinata tra il presidente dell’Avellino Angelo Antonio D’Agostino e l’architetto Gino Zavanella.

Alla conclusione del meeting, come riportato da Sport Channel, il numero uno della società biancoverde ha rilasciato importanti dichiarazioni sullo sviluppo del nuovo impianto sportivo.

D’Agostino sul nuovo Partenio: “Il 90% del progetto è pronto, lo stadio va demolito e ricostruito”

Il Presidente si è soffermato sul progetto del nuovo “Stadio Partenio Lombardi”, chiarendo modalità e tempistiche del suo sviluppo: “I tempi sono quelli, un paio d’anni dall’avvio dei lavori, cercheremo di partire quanto prima. Magari fare il terreno e una parte, così da spostarsi soltanto per una stagione. Lo stadio va demolito e ricostruito. Oggi abbiamo fatto principalmente modifiche tecniche, ma il 90% del progetto è pronto. Manca la conferenza dei servizi con tutti gli enti, che deve convocare la Regione Campania e l’approvazione del Consiglio comunale, affinché arrivi arrivi l’ok per procedere. Questi tempi non li conosco io, come non li conosce nessuno, insomma”.

Sull’impianto sostitutivo: “Qualsiasi struttura nei dintorni va adattata”

D’Agostino ha inoltre affrontato l’argomento dell’impianto sostitutivo: “Dipende dalla categoria. In Serie C servono 6/7mila posti coperti. In Serie B è diverso. Qualunque sia la struttura nei dintorni, va adattata. C’è Solofra, Montefalcione, ma servono degli adeguamenti. A meno che non si decida di andare fuori. Si tratta di un ragionamento molto prematuro”.

“I risultati sul campo? Dobbiamo guardare a noi e sbagliare il meno possibile”

Il patron ha infine commentato l’andamento avuto finora dalla squadra: “I risultati sul campo? La mossa ce la siamo data. Credo di aver fatto il possibile. Non siamo stati ancora ripagati degli sforzi fatti finora. Non ci interessano le altre, dobbiamo guardare a noi e sbagliare il meno possibile. Le premesse erano alte, ma c’è tempo per recuperare, non vedo alcun allarme rosso, se non quello di riottenere il terreno perduto.”



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