Il commercio avellinese riparte: shopping responsabile con guanti e mascherine – IL CIRIACO

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Si riparte. Tra voglia di ricominciare a fare acquisti da parte dei clienti e voglia di riprendere a lavorare da parte degli esercenti, Avellino risponde educatamente alla prima mattina di shopping dopo mesi di lockdown. In fila, mascherine e guanti addosso, la prima mattinata di riapertura dei negozi registra una risposta meno timida di quanto ci si poteva aspettare, ma forse ancora lontana da quella che potrebbe dare una mano reale alla ripresa economica del commercio cittadino. E così Corso Vittorio Emanuele, al netto di alcune vetrine ancora spente- qualcuno forse preferirà attendere qualche giorno altri invece hanno evidentemente già dovuto fare i conti con i danni provocati dalla chiusura forzata- torna ad essere la via dello shopping cittadino. File ordinate all’esterno dei negozi delle catene più in voga, come Tezenis, Zara, ingressi centellinati nei negozi più piccoli.

Ovunque all’ingresso gel igienizzante e guanti obbligatori da indossare. La merce infatti può essere guardata, toccata, provata. Ad ogni cambio di cliente il camerino eventualmente utilizzato viene disinfettato, così come i capi provati ma non acquistati vengono sanificati con appositi spray. Da un primissimo bilancio, l’impressione è che nei negozi non si sia entrati solo per dare uno sguardo, magari per perdere qualche minuto di tempo senza la reale volontà di comprare qualcosa. La maggior parte dei clienti esce con la busta piena, segno di uno shopping responsabile. Nei negozi si entra per acquisti specifici,  qualcuno per qualche cambio di capi acquistati prima della chiusura e rimasti nel proprio armadio con tanto di cartellino ancora attaccato, altri per chiedere informazioni su buoni regalo o sconti non utilizzati in scadenza durante il lockdown. Una ripresa lenta ma indispensabile per riaccendere le luci di un settore, il commercio, tra quelli sicuramente maggiormente colpiti dall’emergenza Coronavirus. In attesa che gli aiuti previsti e promessi da Governo, Regione e anche Comune per prestiti, contributi a fondo perduto, sgravi sulle tasse locali, tutti i negozi hanno dovuto far fronte alla riduzione inevitabile del personale. Commessi e cassieri rimasti a casa nella maggior parte dei casi ancora in attesa che sul proprio conto corrente vengono erogate le mensilità di marzo e aprile sotto forma di cassa integrazione. Nonostante tutto, i commercianti avellinesi riprendono ad accogliere la propria clientela con un sorriso, nascosto rigorosamente da mascherine e in alcuni casi anche da visiere protettive. La preghiera per tutti, esercenti e clienti, è sempre la stessa: rispetto del distanziamento sociale, rispetto delle regole e forte senso di responsabilità affinché la tanto auspicata fase 3 arrivi il prima possibile e anche per loro il Covid 19 resti solo un brutto, pesante, lontano ricordo.

 



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