Gli scienziati con l’aiuto dell’IA hanno scoperto un nuovo antibiotico per combattere le infezioni batteriche resistenti ai farmaci

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L’intelligenza artificiale non è solo uno strumento in grado di semplificarci la vita: può anche salvarcela. Parola di scienziato.    

E se il farmaco del futuro fosse frutto non dei “vecchi” laboratori delle case farmaceutiche, ma dell’intelligenza artificiale? Quella che fino a pochi anni fa sarebbe sembrata un’ipotesi fantascientifica, oggi è una concreta realtà.

Un algoritmo di deep learning per identificare nuovi composti in grado di combattere infezioni batteriche resistenti agli antibiotici apre nuove prospettive per lo sviluppo di farmaci grazie all’IA. (Ilciriaco.it)

Una scoperta di fondamentale importanza nel campo degli antibiotici è stata possibile proprio grazie all’utilizzo dell’IA. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

La novità è frutto del lavoro di un’equipe di ricercatori del Broad Institute del Massachusetts Institute of Technology e dell’Università di Harvard, che hanno utilizzato un algoritmo di deep learning per identificare nuovi composti in grado di combattere infezioni batteriche resistenti agli antibiotici nei topi, aprendo così nuove prospettive per lo sviluppo di farmaci grazie all’IA.

Il nuovo antibiotico “figlio” dell’IA

Come noto, la resistenza agli antibiotici è una delle principali minacce globali alla salute umana: nel 2019 è stata la causa diretta di 1,27 milioni circa di decessi, e la concausa di ben 5 milioni di morti aggiuntive. Va da sé che la pandemia di Covid ha esacerbato il problema, complice anche l’assenza di nuove classi di antibiotici negli ultimi decenni.

La risposta all’emergenza potrebbe arrivare proprio dal deep learning, secondo i ricercatori: ben 283 composti testati su topi si sono rivelati efficaci contro patogeni come lo Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA) ed enterococchi resistenti alla vancomicina.

scienziati scoperto grazie IA antibiotico in grado di combattere infezioni batteriche
La velocità e la sistematicità di analisi di dati e strutture consente di accelerare significativamente i tempi di ricerca e sperimentazione. (Ilciriaco.it)

César de la Fuente dell’Università della Pennsylvania ha evidenziato l’importanza dell’IA nella scoperta di nuovi antibiotici, in quanto offre vantaggi notevoli rispetto alle capacità umane nel vagliare e identificare nuovi composti. La velocità e la sistematicità di analisi di dati e strutture consente di accelerare significativamente i tempi: quel che prima si faceva in anni e anni, ora potrebbe richiedere solo una manciata di ore. Tuttavia, per arrivare ai farmaci veri e propri saranno necessari ulteriori studi sulla tossicità e non solo, propedeutici all’avvio dei cosiddetti trial clinici.

Gli studi su topi hanno per ora dimostrato l’efficacia dei composti identificati nel ridurre le infezioni batteriche, un passo importante verso il loro potenziale utilizzo clinico. Nonostante le tante sfide che restano da lanciare, ci troviamo di fronte a un significativo avanzamento nell’uso dell’IA nel campo degli antibiotici, che rende più concreta la speranza di creare farmaci di ultimissima generazione in grado di salvare vite umane.



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