Fratelli d’Italia, D’Ercole: “Scelta del candidato? Questione di visione più che di metodo”

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Foto: avlive.it

Dietro la calma apparente di un settembre appena iniziato, i confronti politici corrono veloci in vista delle amministrative che vedranno protagonista la città di Avellino nel prossimo anno.

Liste elettorali, candidato sindaco, compromessi da trovare. Il centrodestra è immerso in tante questioni, nodi da sciogliere il prima possibile, senza perdere un giorno in più. E’ di questo avviso Giovanni D’Ercole, vicecommissario cittadino di Fratelli d’Italia.

Come Fratelli d’Italia che avete in programma?

Stiamo organizzando, come in tutta Italia, dei gazebo informativi sui 10 mesi del governo Meloni. Probabilmente la prossima settimana li installeremo per il corso di Avellino. Sarà presente anche la senatrice Giulia Cosenza“.

Elezioni amministrative di Avellino. Che emerge all’interno del centrodestra?

Non ci sono stati ancora incontri. Chiederò in questi giorni al commissario Iannone di riunire il direttivo provinciale assieme a quello cittadino per cominciare ad affrontare la questione amministrative di Avellino. Da non dimenticare che c’è anche il discorso legato alle probabili provinciali, per le quali ci sarà un tavolo regionale per mettere insieme i pezzi e attivare un canale d’informazione col territorio“.

All’interno della coalizione si parla anche delle primarie come metodo di individuazione del candidato sindaco. Per lei è la strada migliore?

Le primarie sono uno strumento che arriva quando c’è più di una candidatura, tutte utilizzabili, e i partiti non vogliono prendere una posizione. Per quella che è la mia storia politica e quella del centrodestra, rifacendoci al primato della politica, è giusto che le scelte le facciano i partiti. Sembra quasi che si voglia deresponsabilizzare la politica. Gli strumenti sono tutti fruibili, ma è una questione di visione più che di metodo“.

Si parlava di una possibile convergenza sul candidato sindaco entro settembre. Le tempistiche saranno rispettate?

Abbiamo bisogno di velocizzare le cose perché il problema principale è il timing del candidato. Da un lato c’è il sindaco Festa che è naturalmente un candidato, il centrosinistra, che nonostante sia preso da numerose ipotesi, avendo al suo interno il Partito Democratico, può permettersi di prendersi del tempo.

I dem hanno un tale potere di apparato che i voti li può recuperare così. Noi semplicemente cerchiamo di copiare quello che fece Calenda a Roma, partire con largo anticipo e fare da contraltare. Per me siamo già drammaticamente in ritardo. Aivoglia di parlare di programmi, ma se non hai un candidato sindaco è difficile portare avanti un discorso“.

Ha creato un’ondata di polemiche il discorso del sindaco Festa dal palco del 16 agosto. Che ne pensa?

Personalmente ho un’altra cultura istituzionale. Non avrei mai fatto quel comizio da un palco che era di tutta la città. E’ una questione di senso delle istituzioni. Da sempre si fanno i ferragosto con i soldi pubblici ma nessun sindaco è mai salito su un palco così“.


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