DelFes, brivido e vittoria: Avellino piega Crema al fotofinish

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Vittoria, brividi e sofferenza per la Delfes Avellino che nella 32° giornata di regular season supera per 81-80 la Logiman Crema e fa un altro passo in avanti verso la corsa ai playoff.  Un super Verazzo da 26 punti con 12/12 ai tiri liberi guida i lupi al successo al termine di quaranta minuti fatti di pura adrenalina e con gli ospiti che non hanno mai mollato la presa arrivando a sfiorare il colpaccio sull’ultima conclusione respinta dal ferro. Per la squadra di Crotti è il secondo successo consecutivo dopo quello a Lissone della scorsa settimana.

La cronaca

Partenza rivedibile per i padroni di casa che sono protagonisti di due palle perse che vengono puntualmente sfruttate dagli avversari (0-4). Servono tre minuti ai biancoverdi per entrare ufficialmente in partita col trio Bortolin-Vasl-Chinellato a regalare il primo vantaggio alla Delfes (7-4) che nella sua metà campo soffre le iniziative dal palleggio dai lombardi. Questi ultimi devono fare i conti coi due falli di Tsetserukou, il miglior nell’avvio della Logiman che riesce a dare filo da torcere agli irpini (12-12), costretti a loro volta a far sedere in panchina Vasl, autore di due penalità in sei minuti di gioco. Coach Baldiraghi ordina la difesa a zona 2-3 per limitare le scorribande nel pitturato di Bortolin e sfidare al tiro dalla lunga distanza il quintetto avellinese privo del suo miglior tiratore dalla lunga distanza. Crema, intanto, ricorre alla solita ricetta ovvero puntare il ferro biancoverde dall’1vs1 ottenendo ottimi risultati (16-16 all’ottavo di gioco). Avellino si affida alle individualità dei suoi senza riuscire a costruire il primo vero strappo nel match ma chiudendo in svantaggio la prima frazione (22-25 al 10′). Un lay-up di Ziviani e la tripla di Nicoli fanno scattare il primo campanello d’allarme a coach Crotti che sul -8 è costretto a chiamare repentinamente timeout per provare ad organizzare le idee ad una squadra superficiale in attacco e poco reattiva nella propria metà campo. La musica non cambia sui legni di contrada Zoccolari con Nicoli che piazza la seconda tripla personale rinnovando le otto lunghezze di differenza. Il rientrante Vasl prova a dare un cenno di scossa ai suoi che soffrono la fisicità e la reattività di Furin. Stepanovic porta Crema sul 29-39 ma Verazzo ed il solito Bortolin provano a metterci una pezza (34-41 al 17′). La perseveranza premia la Delfes che si adegua alla fisicità dell’incontro tornando in partita: all’intervallo il punteggio indica 42-45.

Al rientro dagli spogliatoi la Logiman continua nella sua difesa a zona  malgrado i quattro falli di squadra commessi in meno di tre minuti. Nelle fila di casa Chinellato appare il giocatore momentaneamente più in palla. Nikolic dal mezzo angolo riduce ad un punto il divario (46-47 al 24′). Il gioco diventa spezzettato e Tsetserukou ne approfitta per tornare a colpire nell’area biancoverde favorito da una difesa poco efficace di Nikolic. L’irpino Ianuale non si tira indietro la mano nel punire la squadra della sua città nativa. Il contropiede diventa l’unico arma con cui produrre punti veloci e Chinellato è il più lesto di tutti ad appoggiare il 56-56 (al 28′). Con gli errori a farla da padrone, la Delfes gioca di esperienza: dalla lunetta Verazzo il 61-59 al 30′. La quarta frazione si apre con la tripla di capitan Carenza. Anche Burini prova a mettersi in partita: Avellino scappa sul 66-59 al 32′ ma deve incassare tre canestri consecutivi dalla Logiman che si rifà sotto (66-65). La Delfes replicherà con un controparziale di 6-0. Fondamentale in tal senso è l’apporto di Chinellato col suo gioco vicino a canestro. Crema, nel frattempo, sporca le proprie percentuali di tiro e Carenza in palleggio, arresto e tiro sigla il + 8 (76-68 al 37′). Crema non vuol saperne di mollare. Tsetserukou, prima di uscire per raggiunto limite di falli, s’inventerà un gioco da tre punti mentre Ziviani si farà trovare pronto da oltre l’arco: 77-76 a cinquanta secondi dalla sirena finale. Il n.51 rosanero dalla linea della carità mette la freccia del sorpasso col + 1. Timeout obbligato per Avellino. Ne verrà fuori una palla ben giocata col taglio di Verazzo che andrà ad appoggiare facilmente al ferro. Minuto di sospensione richiesto questa volta dai lombardi che restituiscono il favore con Stepanovic (79-80 co diciassette secondi sul cronometro). Possesso per la squadra di casa che trova il fallo con Verazzo (commesso da Ianuale): due tiri a cronometro fermo per la guardia partenopea. Oboe tenta la tripla della domenica ma il ferro dirà di no.

 

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