Demenza, questi sintomi appaiono molti anni prima: fai attenzione, in pochi se ne accorgono

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Gli scienziati hanno scoperto che alcuni sintomi possono predire l’insorgenza della demenza più di un decennio prima della diagnosi formale

Alcuni ricercatori dell’Università di Oxford e di altri istituti sono stati in grado di ridurre un elenco di quasi 30 sintomi e fattori che potenzialmente mettono le persone a maggior rischio di demenza in una serie di 11 che sembrano avere il maggiore impatto.

Demenza precoce: quei sintomi che non dobbiamo trascirare (ilciriaco.it)

Questi ultimi hanno esaminato i dati di quasi 225.000 residenti nel Regno Unito con un’età media di 60 anni, seguendoli per 14 anni. Durante quel periodo, a circa il 2% è stata diagnosticata una condizione cognitiva degenerativa, sperimentata da circa 55 milioni di persone in tutto il mondo. Di seguito, scopriamo cosa ha rivelato lo studio.

Svilupperai la demenza? Tutti i sintomi e i fattori che la prevedono

La demenza non è una singola condizione: si tratta piuttosto di un insieme di sintomi che si adattano a una varietà di disturbi causati da cambiamenti anomali nel cervello, derivanti da malattie o lesioni. Contrariamente alla credenza popolare, la demenza non è una parte normale dell’invecchiamento. Il nuovo strumento di screening sviluppato sulla base dei risultati si chiama UK Biobank Dementia Risk Score, o UKBDRS e risulta essere efficace per individuare i sintomi precoci di demenza.

Svilupperai la demenza? Tutti i sintomi e i fattori che la prevedono
Demenza: i segni precoci (ilciriaco.it)

Il dottor Raihaan Patel, professore di psichiatria all’Università di Oxford e autore principale dello studio, spera che possa eventualmente essere utilizzato dagli operatori sanitari di base per individuare facilmente la condizione nelle persone di età compresa tra 50 e 73 anni.

Tra i fattori di rischio bisogna considerare:

  • Età (tipicamente 65 anni e più)
  • Mancanza di istruzione
  • Storia del diabete
  • Storia di/attuale depressione
  • Storia di ictus
  • Demenza genitoriale
  • Svantaggio economico
  • Ipertensione
  • Colesterolo alto
  • Vivere solo
  • Essere maschio

Se confrontato con altri strumenti di screening esistenti, l’UKBDRS, abbinato alla conoscenza se gli individui erano portatori della variante del gene APOE e4, esponendoli a un rischio più elevato di demenza, ha fornito i risultati più accurati. Il nuovo screening può servire come punto di partenza della conversazione, afferma Patel, offrendo agli operatori l’opportunità di incoraggiare i pazienti con diabete, depressione, pressione alta e/o colesterolo alto ad apportare cambiamenti allo stile di vita che potrebbero ridurre il rischio di sviluppare la condizione.

I primi segni e sintomi, secondo l’organizzazione sanitaria internazionale, includono:

  • Dimenticare cose o eventi recenti
  • Perdere o smarrire le cose
  • Perdersi mentre si cammina o si guida
  • Essere confusi, anche in luoghi familiari
  • Perdere la cognizione del tempo
  • Difficoltà nel risolvere problemi o prendere decisioni
  • Problemi nel seguire le conversazioni o difficoltà nel trovare le parole
  • Difficoltà nell’esecuzione delle attività abituali
  • Valutare visivamente erroneamente le distanze degli oggetti

Spesso, secondo l’OMS, il primo segno di demenza è un cambiamento dell’umore o del comportamento. I sintomi in genere peggiorano con il tempo, portando alla necessità di assistenza nella vita quotidiana.



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