Del Fes, altro stop casalingo: Cassino vince e si conferma la bestia nera

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Nel secondo appuntamento settimanale al PaladelMauro la Del Fes Avellino esce ancora sconfitta. Ad espugnare il catino irpino questa volta è la Bpc Virtus Cassino nella 25° giornata di campionato che si impone per 80-84 e si conferma la bestia nera stagionale per la compagine del patron Canonico che spreca un’altra chance in chiave qualificazione playoff. Un solido Dincic, autore di 22 punti, è l’Mvp di serata. Sulla sponda di casa inutili i 18 punti di Vasl e i 16 di Verazzo.

Il cronaca

Rispetto alla sfida contro Desio coach Crotti ritorna al classico starting five inserendo nello spot di “4” Nikolic al posto di Chinellato. I padroni di casa impiegano qualche minuto a sbloccarsi in attacco concedendo alla Bpc di trovare un minimo vantaggio (3-8) con le triple di Milosevic e Teghini. Risponde Vasl con la stessa moneta riequilibrando la situazione in pochi secondi il punteggio (10-10 al 4′). E’ un tira e molla fra le due formazioni coi laziali che cercano la fuga ma la Del Fes riesce a reagire trovando tre rapide soluzioni in contropiede con Burini (18-13 al 7′) convertendo in punti alcune delle sette palle perse degli ospiti. Chinellato dà la scossa con la bomba del +8 che obbliga coach Andrea Auletta al repentino time-out. Il taglio di Fresno porta in doppia cifra il vantaggio (23-13).  Ad interrompere il digiuno cassinate è il jumper da oltre l’arco a firma di Flavio Gay. Il secondo quarto vede Cassino partire in maniera più aggressiva e viene premiata dalla sorte riuscendo a riaprire la contesa. Fresno ci mette una toppa con un gioco da tre punti (28-22 al 13′) in una fase del match in cui alcune decisioni arbitrali fanno indispettire tanto i biancoverdi quanto il pubblico a proprio sostegno. La difesa Del Fes è poco ermetica concedendo una serie di canestri veloci che rendono equilibrata la contesa. Con Burini out per un duro colpo incassato alla schiena, nella mischia entra anche Caridà. L’inerzia torna a sorridere agli irpini che scappano sul 45-30  al 18′, approfittando di una crisi prolungata in attacco della Virtus (5/16 dai 6.75 metri nel primo tempo). Decisivo l’apporto del trio Verazzo-Nikolic-Vasl. Dall’altra parte Dincic smuove la situazione dalla lunetta con cinque conclusioni consecutive che fissano sul 45-35 il punteggio all’intervallo.

Nei primi centoventi secondi della ripresa la retina viene gonfiata una sola volta, nella fattispecie da Flavio Gay. La partenza della Del Fes è piuttosto in sordina col solo Vasl a realizzare dalla linea della carità. Moreaux fa suonare la sveglia con la transizione che vale il – 7 (46-39). Il match diventa spezzettato e a subire maggiormente questo aspetto è il team di casa che non riesce a piazzare la spallata decisiva. Dal nulla Vasl insacca la bomba del 51-43 al 26′ che rappresenta una manna dal cielo. Alla pari di Chinellato la cui mano non trema: Del Fes sul + 11 (56-45) ma incapace di mettere la museruola in difesa ad un solido Dincic sotto le plance. I rossoblu non mollano la presa e si esaltano ancora con Moreaux che va sopra il ferro mandando al settimo cielo la propria panchina. Simone Giunta allo scadere della terza frazione decreta il 59-51. Cassino prosegue con la difesa a zona per togliere secondi all’attacco avellinese. E i dividendi arrivano sempre dall’asse Dincic-Moreaux (62-59) con quest’ultimo che sbaglia la tripla del potenziale pareggio. Canestro sbagliato canestro incassato. A ricordarlo ci pensano Verazzo e Bortolin. Del Testa fa calare il silenzio a contrada Zoccolari col canestro del -3 (68-65). A togliere le castagne dal fuoco ci prova il solito Verazzo ma Avellino decide di complicarsi ufficialmente la vita rimettendo tutto in discussione quando Teghini va dritto al ferro appoggiando il 71-70. al 38′. Cassino accarezza la vittoria con Dincic che colpisce due volte di fila dalla lunga distanza, approfittando di una difesa soft di Bortolin nella seconda conclusione (75-79). Vasl prima forza il possesso che avrebbe potuto decretare la parità e poi riapre i discorsi con l’80-81. Del Testa e Milosevic mettono il sigillo finale.

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