Da Moravia a Quasimodo, dall’idea di nazione all’eologia dell’attesa al tempo di Whatssap nelle tracce della maturità

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Da Alberto Moravia con un brano tratto da ‘Gli Indifferenti’ a Salvatore Quasimodo con ‘Alla nuova luna’ che fa parte della raccolta ‘La Terra impareggiabile’ sono tra le tracce proposte ai maturandi. Sono alcune delle tracce proposte ai 4800 maturandi irpini. A partire dai versi di Quasimodo gli studenti hanno dovuto risponde a cinque quesiti di comprensione e analisi e, inoltre, elaborare una riflessione personale sulle modalità con cui la letteratura e/o altre arti affrontano i temi del progresso scientifico-tecnologico e della responsabilità della scienza nella costruzione del futuro dell’umanità. Un brano tratto da Gli Indifferenti di Moravia è stato il punto di partenza della seconda proposta per l’analisi del testo. Gli studenti hanno dovuto proporre una personale riflessione “sulla rappresentazione del mondo borghese come delineato criticamente da Moravia”.

Tra le tracceanche il brano ‘Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp’, tratto da un testo di Marco Beolpoliti come a ribadire che l’attesa si contrappone al tempo schiacciato sul presente dei social. ‘L’idea di nazione’ con un testo tratto da Federico Chabod è una delle tipologie di tipo B ‘Analisi e produzione di un testo argomentativo’ proposto agli studenti. Agli studenti è stato chiesto di evidenziare le esigenze e gli obiettivi di Camillo Benso conte di Cavour nei confronti dell’Italia e il fine supremo della nazione nella visione di Mazzini. Infine, l’invito a spiegare il significato della frase: “La nazione non è fine a se stessa: anzi! E’ mezzo altissimo, nobilissimo, necessario, ma mezzo per il compimento del fine supremo: l’Umanità”

Un testo tratto da Piero Angela ‘Dieci cose che ho imparato’, tratto dal libro ‘Intervista con la storia’, chiedeva agli studenti di analizzare i tempi della Guerra fredda e della minaccia nucleare e di riflettere sul fatto che ancora oggi “il susseguirsi di tensioni e conflitti non accenna a placarsi, anche nel nostro continente”, e quindi se “la situazione è ancora oggi nei termini descritti dalla giornalista”.

Tra le proposte c’è anche un testo tratto da Oriana Fallaci, Intervista con la storia, edito da Rizzoli nel 1977. Chi è che fa la storia, si chiede Fallaci in una riflessione del 1977,

Una delle tracce di attualità richiama una lettera aperta inviata nel 2021 dal mondo accademico e culturale all’ex ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che invita a reintrodurre le prove scritte alla Maturità. La lettera fu scritta durante il periodo della pandemia.

 


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