Consiglio: tributi esternalizzati per sei anni. Cuzzola: “Costretti a farlo” – IL CIRIACO

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Enzo Cuzzola, assessore comune di Avellino

Avellino – Il Consiglio comunale va in scena di nuovo con la modalità da remoto, ma senza la presenza dell’opposizione che, in segno di protesta, convoca una conferenza stampa davanti all’ingresso del Comune in contemporanea all’Assise. L’unico esponente di minoranza che risponde all’appello è Carmine Montanile, gruppo misto. La decisione di ritornare alla diretta streaming viene motivata dal presidente del Consiglio, Ugo Maggio, in apertura di seduta: «Questa emergenza crescente ci consiglia di riunirci in questo modo, anche Ministero e Prefettura invitano ad evitare riunioni in presenza per limitare i contagi. Da medico e presidente del consiglio sono tenuto a tutelare la salute di tutti».

Il primo punto affrontato dall’Aula riguarda l’affidamento dei Servizi “In House Providing” in favore di Acs che viene esposto dall’assessore alle Finanze, Enzo Cuzzola. «Con questo contratto di servizio continuiamo ad affidare ad Acs il controllo della sosta nelle aree, il rilascio dei permessi ai residenti, la facilitazione dell’attraversamento alunni davanti alle scuole, la segnaletica, la custodia e la guardiania e, infine, il servizio di supporto agli uffici comunali». Su quest’ultimo punto Cuzzola spiega come dovranno essere i dirigenti dell’ente a chiedere la prestazione temporanea di un servizio ad Acs che metterà a disposizione i suoi dipendenti. L’attuale contratto serve anche a chiarire anche un altro aspetto: «La delibera del commissario Priolo mise chiarezza su un addebito forfettario del 25% di ogni fattura che veniva effettuato dalla società, snaturando il rapporto del “in house providing” perché, è stato appurato, queste società permettono un risparmio mediamente del 10% che corrisponde all’utile di impresa. Questo non può essere addebitato perché tali società non perseguono un utile per loro stessa natura. Quindi quel contratto era snaturato. Nel nuovo contratto di servizio abbiamo deciso di non proseguire su questa via».

L’Aula dà il via libera anche a un’altra proposta dell’assessore Cuzzola, l’esternalizzazione delle attività connesse ai tributi comunali, non senza una precisazione del delegato alle Finanze: «Nessuno di noi sarebbe per le esternalizzazioni se avessimo dipendenti a sufficienza per affrontare le varie problematiche. Ce lo auguriamo per il futuro quando saremo usciti dal piano di riequilibrio. Se dovessimo riuscire ad assumere personale, andremo verso una internalizzazione del servizio, ma nel tempo avremo migliorato la nostra attività di gestione ordinaria del servizio tributi». Nel complesso l’operazione segue quanto previsto dal piano di riequilibrio con l’affidamento all’esterno, per sei anni e tramite nuova gara pubblica, dell’attività di supporto dell’ufficio tributi. «Lo abbiamo già sperimentato quest’anno estendendo ad Assoservizi la riscossione dai tributi minori a quelli maggiori», spiega Cuzzola ricordando anche il confronto che ha avuto con responsabile e funzionari del settore tributi all’atto del suo insediamento: «Mi sottolinearono le difficoltà incontrate, soprattutto nell’ultimo quinquennio, a causa delle modifiche nella normativa per l’accertamento dei tributi che comportava una notevole mole di lavoro per l’ufficio stesso».

La nuova gara per l’esternalizzazione riguarderà non i solo i tributi, ma «tutte le entrate che riguardano le casse comunali, come i canoni patrimoniali e altro, quindi non solo i tributi – spiega Cuzzola. Inoltre ci consentirà di ottenere in futuro una banca dati precisa». A convincere l’amministrazione a proseguire su questa via e, anzi ampliare il servizio, è stato il lavoro svolto da Assoservizi, anche se pesantemente condizionato dall’emergenza Covid: «Alla fine del 2019 ha presentato una proiezione di accertamenti possibili per circa 40 milioni di euro nel tempo – spiega Cuzzola. Finchè non c’è stato il blocco totale anche della riscossione, Assoservizi è riuscita ad accertare 8 milioni di euro». La decisione di proseguire con l’esternalizzazione, come ha spiegato Cuzzola, si è resa necessaria a causa delle carenze di organico del Comune: «Oggia siamo costretti ad esternalizzare precisi servizi e, non solo perché abbiamo un obiettivo economico-finanziaria, ma perché vogliamo finalmente far funzionare questa macchina comunale. C’è una battuta del dirigente Marotta che mi piace ripetere spesso: quando c’è uno squilibrio finanziario, a volte la causa è di natura organizzativo. Dobbiamo pensare a un nuovo modello organizzativo e questo sta facendo il sindaco Festa con la sua giunta. Sta componendo dei tasselli che costituiranno l’amministrazione del futuro». Per poi ribadire: «In un futuro nemmeno remoto questo servizio ce lo riprenderemo».

A concludere la seduta odierna è stata l’approvazione di vari debiti fuori bilancio che Cuzzola si dice «entusiasta per averli visti tra gli ordini del giorno. Il loro riconoscimento è il secondo vero passaggio verso la conquista del ripristino degli equilibri di bilancio, dopo l’approvazione del rendiconto con cui abbiamo centrato l’obiettivo del recupero». Oltre alla soddisfazione dal punto di vista amministrativo, Cuzzola sottolinea come il riconoscimento e la successiva liquidazione di questi debiti rappresenti «una giustizia che dobbiamo ai nostri cittadini». Non è stata discussa, invece, la pratica relativa alla soppressione della Commissione Edilizia e conseguente istituzione della Commissione Locale per il
Paesaggio, proposta portata in Aula dall’assessore all’Urbanistica, Emma Buondonno, e da lei stessa ritirata per affrontarla in una successiva seduta alla presenza, da remoto, anche degli esperti che ne dovranno far parte.



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