C’è un aiuto in denaro per chi vive solo

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Vivi da solo o da sola? Non avere paura di dover affrontare tutto senza l’aiuto di nessuno. Sono previsti infatti dei contributi in denaro

Vivere da soli al giorno d’oggi non è affatto cosa da poco. I rincari, l’inflazione e gli stipendi rimasti fermi ad un periodo ormai remoto scongiurano fortemente questa scelta. Tuttavia, che sia per scelta o per altri vincoli molte persone si ritrovano a dover vivere da sole. Questo comporta il doversi fare carico di spese quasi mai magnanime, anzi.

Assegno mensile per chi vive da solo: cifre incredibili (Ilciriaco.it)

Le coppie o le famiglie possono riuscire a trarre maggiori benefici, ma chi non ha nessuno o nessuna con sé come può riuscirci? Da ora in poi sarà finalmente possibile, tutto grazie a questo contributo in denaro. Si tratta di un aiuto destinato a coloro che vivono totalmente da soli: ecco a quanto ammonta.

Quanti soldi prenderà chi vive da solo?

Coloro che vivono da soli, come da introduzione, riceveranno una quantità di denaro prestabilita. Il motivo è dovuto alla presenza di due assegni non cumulabili, ovvero l’assegno di inclusione e l’assegno sociale. Il primo è rivolto a coloro che hanno 60 anni e vivono una condizione di disabilità. Una volta appurate queste dinamiche, entra in gioco (come al solito) l’Isee che il o la richiedente detiene.

Ecco quanto percepisce chi vive da solo
Quanti soldi ti spettano se vivi da solo? (Ilciriaco.it)

Nei casi meno agevoli, dove gli anni di età sono 67, si possono arrivare ad ottenere fino a 630 euro mensili. Rimanendo in questa fascia di età, si potrà ricevere anche il rimborso del canone di affitto mensile, che arriva fino a 150 euro. Dunque, la somma massima che si potrà incassare da tutto ciò sarà di 780 euro.

L’altro assegno che passerà in esame invece è quello sociale, destinato a coloro il cui reddito personale non supera la cifra annuale che la prestazione dovrebbe garantire. Chi vive da solo potrà godere di tutto l’importo, mentre in caso di partner si calcolerà anche il reddito di colui o colei.

Vi è una soglia di reddito da non superare, che equivale a 6.947,33 euro. Se la cifra percepita mensilmente è pari a zero, l’assegno ripartito su tredici mensilità (proprio come se fosse una tredicesima) sarà di 534,41 euro. Anche in questo caso il tetto massimo sarà di 780 euro, che è la cifra massima che si potrà percepire. I due assegni, come è doveroso ribadire, non sono cumulabili tra loro.

Grazie a questa cifra, seppur non sia da capogiro, si potrà alleggerire il peso che vivere da soli comporta quotidianamente.



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