Carcere Avellino, i sindacati lanciano l’allarme: “Occorre inviare reparti speciali ad Avellino”

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Le criticità che vivono le strutture penitenziarie irpine non ha eguali nel resto d’Italia”.

E’ il grido di allarme che lanciano i sindacati della Polizia penitenziaria, Sinappe, Uilpa, Uspp, Cgil Fp, Cnpp e Cisl Fp, questa mattina in presidio davanti il carcere di Bellizzi, poi riuniti al Circolo della Stampa di Avellino per una conferenza stampa.

Durante l’incontro dinanzi il Carcere di Bellizzi, i segretari di Sinappe, Uilpa, Uspp, Cgil Fp, Cnpp e Cisl Fp hanno sollevato diverse criticità e denunciato una gestione inadeguata dell’istituto penitenziario, mettendo in discussione la direzione della Casa circondariale.

Domenico De Benedictis, Segretario Nazionale UILPA Polizia Penitenziaria, ha espresso gravi preoccupazioni   rispetto a lle gravi criticità che vivono gli  del carcere  irpino.  “Stamattina, durante la manifestazione, abbiamo denunciato per l’ennesima volta un istituto alla deriva e possiamo riassumere il tutto in 3 gravi criticità. In primo luogo, affrontiamo una carenza di personale estremamente grave. Anche il poco personale disponibile è composto principalmente da individui anziani, il che rende ancor più difficile garantire i loro diritti soggettivi. Ci troviamo di fronte a continue aggressioni nei confronti del personale, e questa mancanza di sicurezza influisce negativamente sul trattamento dei detenuti, andando contro il nostro mandato istituzionale”, ha dichiarato De Benedictis.

“In secondo luogo, denunciamo l’assenza di una linea di comando stabile, sia in termini di Direttore che di Comandante. Attualmente, abbiamo dirigenti temporanei assegnati, il che mette in evidenza la mancanza di una progettualità a lungo termine. È fondamentale avere una leadership stabile che possa pianificare e attuare soluzioni a lungo raggio”, ha aggiunto De Benedictis.

“Ovviamente, è già molto complicato parlare di promesse, ma ci aspettiamo azioni concrete. Chiediamo almeno l’invio del Gruppo Operativo Mobile (G.O.M.) per ripristinare una minima legalità ordinaria. Successivamente, potremo affrontare gradualmente altre questioni”, ha concluso De Benedictis.

Uno dei principali punti sollevati dai sindacati riguarda le continue aggressioni subite dal personale in servizio da parte dei detenuti. Per garantire la sicurezza dell’istituto, i sindacati hanno chiesto l’incremento dell’organico e l’invio ad Avellino di una quota dei reparti speciali del Gruppo operativo mobile (GOM). Inoltre, è stata sottolineata l’urgente necessità di porre fine alla pratica della “custodia aperta”, la quale, a causa della carenza di personale di sorveglianza, crea quotidianamente problemi di gestione.

“L’amministrazione sta sicuramente facendo del suo meglio per affrontare il problema della carenza idrica, ma è chiaro che ciò non sia sufficiente. Ovviamente, quest’ulteriore criticità va affrontata anche con Alto Calore. Tuttavia, è preoccupante che la situazione persista e quindi chiedo all’amministrazione di farsi carico del problema sollevato e di agire per risolvere le criticità”, ha dichiarato De Fazio.

L’Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria (Uspp) ha espresso serie preoccupazioni riguardo alla sicurezza all’interno del sistema penitenziario italiano. Maurizio De Fazio, consigliere nazionale dell’Uspp, ha dichiarato che la sicurezza svolge un ruolo fondamentale in questo contesto, ma attualmente molteplici fattori compromettono la sua importanza: “Per quanto riguarda la sicurezza, abbiamo già presentato varie denunce in merito. La sicurezza svolge un ruolo fondamentale all’interno del sistema penitenziario, ma attualmente questa importanza viene compromessa da troppi fattori”, ha affermato De Fazio.

Tra i principali fattori che minano la sicurezza, De Fazio ha evidenziato la modalità di “custodia aperta” adottata attualmente. “Questa modalità non solo genera insicurezza per tutto il personale di polizia penitenziaria, ma offre anche maggiori opportunità di organizzazione per commettere reati, come il traffico di sostanze stupefacenti e l’utilizzo di telefoni cellulari all’interno delle strutture carcerarie”.

“L’amministrazione sta sicuramente facendo del suo meglio per affrontare il problema della carenza idrica, ma è chiaro che ciò non sia sufficiente. Ovviamente, quest’ulteriore criticità va affrontata anche con Alto Calore. Tuttavia, è preoccupante che la situazione persista e quindi chiedo all’amministrazione di farsi carico del problema sollevato e di agire per risolvere le criticità”, ha dichiarato De Fazio.

 


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