Basta prendere decisioni che rovinano la vita: gli psicologi spiegano come fare sempre la scelta giusta

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Sbagliare è umano, ma se ci si ascolta dentro sarà più facile capire qual è la scelta giusta per se stessi, senza lasciarsi influenzare dagli altri 

C’è chi è schematico e sente il bisogno di calcolare tutto nella vita, chi invece si butta a capofitto nelle cose e chi ancora è talmente incerto e insicuro che si affida alle parole degli altri. Quando si tratta di scelte personali il nostro cervello più ‘antico’ quello che governa i nostri istinti primordiali, sa sempre cosa è meglio per noi, perché ci conosce, ci ascolta dentro da quando siamo nati. In medicina si identifica l’intestino come un secondo cervello.

Ascoltare il proprio istinto per fare la scelta giusta – ilciriaco.it

Questo perché negli anni le ricerche hanno dimostrato quanto siano due organi completamente in simbiosi e soprattutto quanto il malessere di uno potrebbe far ammalare l’altro. Ma quanto ci si può fidare di questo istinto ‘intestinale’? L’istinto è quella sensazione che si prova quando il nostro corpo sembra proprio che ci stia parlando e ci stia ripetendo di fare o non fare una determinata azione.

Le persone meditative, che si ascoltano di più, che hanno una maggiore consapevolezza di se stesse, sono anche più in grado di ascoltare il proprio istinto ed evitare scelte sbagliate. Secondo i neuroscienziati del Florida Institute for Neural Discovery, quando l’istinto chiama si dovrebbe sempre rispondere, perché il cervello riesce a interpretare le informazioni dell’ambiente esterno molto più velocemente di quanto si possa fare consapevolmente.

Dall’intelligenza emotiva, molto studiata negli ultimi tempi anche grazie alle nuove ricerche di neuroscienze del professor Goleman, fino all’intelligenza cognitiva e i suoi relativi bias, il cervello può cadere in errore, ma è incredibilmente capace di analizzare gli ambienti che frequentiamo, dandoci delle valide risposte. Dagli attacchi di panico, al senso di malessere, fino al mal di testa, o alla sensazione di farfalle in pancia.

Intestino e cervello conoscono le nostre verità, dobbiamo ascoltarci dentro per capire qual è la scelta giusta da fare

Tutte queste emozioni partono dall’interno e ci raccontano in modo dettagliato come stiamo affrontando il mondo. L’istinto primordiale supera lintelligenza razionale perché la razionalità si basa anche sullidea che noi sceglieremmo per noi stessi in base a quegli schematismi che la società ci propone. scelte istinto

Scelte giuste seguendo il proprio istinto – ilciriaco.it

Per esempio, il guardare in modo assiduo le vite perfette degli utenti sui social può portarci a sentirci da meno e quindi voler guadagnare di più, illusi dellidea falsa di benessere in cui ci siamo proiettati: magari non è quello che desideriamo realmente nel profondo.

Fidarsi del proprio intestino può sembrare una sensazione inspiegabile, ma si basa su una biologia base, spiega l’esperto intestinale Rudolph Bedford, MD, del Providence Saint John’s Health Center di Santa Monica, in California. “I sentimenti intestinali esistono effettivamente nell’intestino”, sostiene. “Il tuo cervello è profondamente legato al tuo intestino attraverso una rete di neuroni”. Il sistema nervoso enterico, ENS, è una parte del sistema nervoso che controlla il tratto gastrointestinale e modula i neurotrasmettitori come serotonina e dopamina, protagonisti delle nostre emozioni.

Il tuo istinto è più potente di quanto pensi quando si tratta dei tuoi sentimenti, che siano sentimenti negativi o positivi, spiega il medico. Per esempio quando si è molto agitati si potrebbe sentire il bisogno di andare in bagno: ecco, poi si va in bagno realmente, ciò significa che l’intestino è davvero collegato alle nostre emozioni più profonde. Quando siamo sotto stress, è l’intestino a soffrirne di più, quando siamo stressati per esempio abbiamo sempre la sensazione che qualcosa non vada nel verso giusto, spunta fuori sempre un problema. È l’allarme della nostra coscienza per manifestare il nostro malessere: è quello il campanello d’allarme che dovrebbe farci fermare.



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