Avellino suona la quinta sinfonia, Formia triturata 118-47

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Avellino mette la quinta e si gode un’altra vittoria, questa volta contro l’impresentabile Formia. La Meta, fanalino di coda a quota soli 2 punti, gioca con la stessa voglia di chi deve svegliarsi il lunedì mattina per andare a lavoro. Gli ospiti sono, con tutto il rispetto, completamente fuori dalla categoria e con la testa già alla Serie C. Avellino si limita a fare la sua partita e gioca in scioltezza come se fosse al campetto. Ottimo comunque l’approccio, con gli irpini che hanno spinto fino alla fine motivati dal toccare “quota 100”. Da segnalare però l’ennesima sfortuna: Agbogan s’infortuna nel corso del secondo quarto, lamentando un problema alla caviglia dopo un contatto lontano dalla palla. Probabile la distorsione ma seguiranno sicuramente aggiornamenti da parte della società. Prossimo appuntamento il 1° maggio alle ore 18 sul campo di Torrenova, in un match dai toni ben diversi. Di seguito cronaca e tabellino.

Primo tempo

Avellino parte con il quintetto del “triplo play”, in campo Basile, Caridà, Agbogan, Carenza e D’Andrea. Agbogan prende l’iniziativa e subisce fallo in penetrazione, non sbagliando poi i 2 tiri liberi. Caridà prima segna un jumper in area e poi con un no-look seve perfettamente D’Andrea, che appoggia a tabellone il 7-0 irpino dopo 2 minuti. Formia è con la testa già alla serie C e in campo passeggia, costringendo coach Di Rocco a chiamare timeout dopo una serie di palle perse e ingenuità difensive (13-3 al 4′). Avellino attacca in scioltezza e gli ospiti non trovano punti se non con un libero e poi tap-in di Agbortabi (19-6 al 7′). Prete buca due volte la retina da dietro l’arco e permette quantomeno alla Meta di superare la doppia cifra, concludendo il primo quarto su un netto 31-12 in favore della Del Fes.

Formia cerca di darsi una svegliata e segna i primi due canestri del secondo quarto, accorciando sul -14 con una tripla di Agbortabi. La Meta sembra aver trovato quantomeno un minimo di costanza offensiva ma il numero altissimo di palle perse e la pessima difesa non fanno altro che allargare il gap. Agbogan si mette in proprio e mette a segno ben 8 punti consecutivi, frutto di due triple e di un paio di liberi (55-29 al 18′). Il ritmo è da partitella di campetto e gli irpini continuano a rubare palloni ed ad andare in contropiede. Arriva però un momento di apprensione: Agbogan saltella su un solo piede verso la panchina e si sdraia per terra, lamentando una probabile distorsione alla caviglia sinistra. Il giocatore era in quel momento lontano dalla palla ed è quindi difficile capire la dinamica dell’infortunio. Il primo tempo si conclude sul punteggio di 60-29.

Secondo tempo

Del resto dalla partita c’è ben poco da raccontare, Avellino continua a pressare i portatori di palla e a trovare facilmente il canestro sia contro la difesa schierata che in transizione (67-32 al 23′).  Gli irpini arrivano addirittura oltre i 40 punti di vantaggio, motivati dalla volontà di toccare quota 100. Da segnalare il rientro in panchina di Agbogan, visivamente fasciato ma comunque presente ad applaudire i compagni. D’Andrea segna un jumper in area e chiude il terzo quarto sul punteggio di 85-39.

Negli ultimi dieci minuti di agonia Avellino tocca la tripla cifra con Carenza, quando mancano ancora 6 minuti e mezzo sul cronometro. C’è il tempo per Benedetto di concedere qualche minuto ai giovani Favato e Spagnuolo, i quali si riescono anche a levare la soddisfazione del canestro. Avellino termina quindi con tutti gli uomini a referto, vincendo la partita 118 a 47.

Del Fes Avellino: Basile 15, Carenza 16, Venga 13, Marra 22, Caridà 23, Cepic 6, Spagnuolo 2, D’Andrea 10, Agbogan 9, Favato 2  allenatore Benedetto

Meta Formia: Agbortabi 16, Lamura, Bertin 4, Mutombo 8, Torlontano 6, Antoniani 2, Tilliander 2, Tartaglione, Prete 9, Marino  allenatore Di Rocco

 



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