Avellino, emergenza in difesa: Pazienza studia la soluzione interna

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Tra i problemi che l’Avellino eredita dalla sconfitta con il Messina, l’emergenza in difesa rappresenta certamente quello più preoccupante. Con gli infortuni di Cionek e Rigione, unitamente alla squalifica di Benedetti, in vista del Potenza Pazienza dovrà letteralmente ridisegnare la difesa.

Considerata la presenza del solo Mulè nel pacchetto dei centrali, il tecnico biancoverde sarà dunque costretto a valutare diverse opzioni. A prescindere dal tipo di linea che si intenderà utilizzare – a 3 o a 4 – sarà ad ogni modo indispensabile adattare almeno un interprete. E, tra le opzioni, può prendere quota anche l’arretramento di un centrocampista.

Avellino, emergenza difesa: l’opzione Armellino

Se l’opzione più naturale induce a pensare ad uno schieramento a 4, presumibilmente con un difensore come Cancellotti al fianco di Mulè, la voglia di puntare ancora sulla linea a 3, che ha permesso alla squadra di coprire meglio il campo, potrebbe spingere ad un piano alternativo dai contorni decisamente più originali.

Il piano in questione vedrebbe – oltre all’utilizzo di uno tra Cancellotti e Ricciardi nel ruolo di braccetto destro – l’impiego di un centrocampista sulla linea difensiva. Caratteristiche e trascorsi alla mano, ad essere arretrato potrebbe essere nello specifico Marco Armellino. Pur essendo passati ormai molti anni, infatti, l’ex Modena ha già ricoperto in carriera il ruolo di centrale e – complice la sua intelligenza tattica – potrebbe spolverare il suo passato per permettere all’Avellino di superare l’emergenza.

Il precedente con il Vico Equense

Come detto, i trascorsi di Armellino da centrale difensivo sono piuttosto datati. È infatti dalla stagione 2009-2010 che il numero 21 biancoverde non viene impiegato in quel ruolo. Quella che oggi appare come una forzatura, però, all’epoca era diventata per il classe ’89 quasi una consuetudine. Con la maglia del Vico Equense, nell’allora Seconda Divisione, furono 3 infatti le presenze accumulate in difesa, peraltro con buoni risultati e anche con una certa duttilità.

Approfondendo le cronache del tempo, si scopre infatti un impiego sia in una linea a 4 – sul centrodestra, quindi ulteriore opzione credibile per Pazienza – sia a 3, addirittura da braccetto di sinistra. In quella serie di partite, inoltre, Armellino fu capace di ben figurare, contenendo in una sfida con la Cisco Roma (terminata 0-0) persino un bomber di razza come Daniel Ciofani.

A quasi 15 anni di distanza, dopo una vita da mediano, il biancoverde può riscoprirsi ancora una volta difensore adattato. Quella che al momento è un’idea potrebbe diventare qualcosa in più già mercoledì in Coppa Italia. Calendario alla mano, in attesa di riscontri più precisi sulle tempistiche degli infortuni di Cionek e Rigione, il test con il Monopoli rappresenta infatti ad oggi il miglior banco di prova possibile per mettere a punto il piano anti-emergenza.



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