Autonomia Differenziata, Pnrr e Riforme: il Partito Democratico chiude la Feste dell’Unità difendendo il Sud

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Il disegno di legge dell‘Autonomia Differenziata, i tagli al Pnrr, le riforme costituzionali. Questioni che tengono col fiato sospeso gli amministratori del Mezzogiorno, costituendo delle serie minacce al futuro del Sud.

Il Partito Democratico è la forza politica più presente nel Meridione tramite i suoi rappresentanti locali in tante città chiave – vedi Napoli e Bari – e, in chiusura della Festa dell’Unità di Avellino, alza gli scudi verso un “governo anti-Mezzogiorno”.

Il consigliere regionale Maurizio Petracca rilancia la battaglia del presidente De Luca sui fondi di sviluppo e coesione: “Quello che sta accadendo con la destra al potere é peggio di quello che avevamo prospettato in campagna elettorale. Sulla scuola le aree interne saranno quelle più penalizzate, con tagli molto forti. Sui fondi di sviluppo e coesione il presidente De Luca ne sta facendo una battaglia. Come partito dobbiamo combattere e iniziano a venire fuori le prime spaccature all’interno della maggioranza parlamentare. Ci auguriamo che questo governo non crei danni irreparabili per il Mezzogiorno e, in particolare, l’Irpinia“.

Importante il contributo al dibattito del sindaco di Bari e presidente nazionale dell’Anci Antonio De Caro che, tastando il polso di tutti i suoi colleghi e delle problematiche dei vari territori, lancia l’allarme: “Siamo in una situazione paradossale soprattutto per noi Comuni del Sud. I tagli al Pnrr, il reddito di cittadinanza. Mai avremmo immaginato di avere a disposizione così tanti fondi per migliorare la vita dei nostri cittadini. Le piccole opere che vengono bistrattate servono a creare le comunità. Non permetteremo che queste risorse ci vengano tolte. L’autonomia differenziata ci darebbe la mazzata finale rendendo più poveri chi già lo é. Come partito se vogliamo tornare ad essere uniti dobbiamo superare le frizioni e trovare prima le cose ci uniscono e poi quelle che ci dividono“.

Mario Casillo, capogruppo Pd in consiglio regionale, fa eco alle parole del suo collega, ma non risparmia una critica alla segreteria nazionale, ricordando la mancata elezione di Rosetta D’Amelio a segretaria regionale: “A causa di un cavillo procedurale non abbiamo avuto un segretario regionale, che sarebbe dovuto essere Rosetta D’Amelio. Avrebbe svolto il ruolo egregiamente”.

A chiudere la mattinata è Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche Ue: “Se non ritroveremo la vicinanza tra i parlamentari e i cittadini non riusciremo a tornare ad essere forza di governo. Il primo anno di governo della destra é stato fallimentare sotto tutti gli aspetti. Il Partito Democratico deve rilanciare il rapporto con il Mezzogiorno dinanzi ad un esecutivo che non fa altro che penalizzarlo. Portano avanti la proposta dell’autonomia differenza che sarebbe devastante. L’idea che le regioni del nord possano togliere risorse a regioni più in difficoltà é assurda.

Non possiamo avere un’Italia di serie A e si serie B. Sono battaglie che riguardano la vita dei nostri cittadini e non possiamo permetterlo. La battaglia per il comune di Avellino é fondamentale. Mettiamoci insieme per vincere e per difendere l’idea che abbiamo noi dell’Italia, della Campania e un partito regionale forte ci può solo aiutare“.


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