«Ariano ha sofferto ma ce la farà alla grande. Con Enrico il M5S ha fatto la scelta giusta, contro tutto e tutti». Luigi Di Maio torna ad Ariano Irpino. A distanza di poche settimane dalla sua ultima visita, Di Maio arriva di nuovo nella Città del Tricolle nella duplice veste, quella istituzionale per promuovere il Centro Fieristico di Ariano, e in quella politica di leader del M5S a sostegno della candidatura di Enrico Franza che il 4 e 5 ottobre sfiderà al turno di ballottaggio il candidato del centrodestra Marco La Carità per la fascia tricolore.
Accompagnato dai deputati irpini Generoso Maraia, Michele Gubitosa e Carlo Sibilia, insieme al candidato sindaco Franza, al presidente del Sud Motor Expo Alberto Scaperrotta e al vicepresidente della Comunità Montana Ufita Nicola Luigi Norcia, Di Maio ha visitato e promosso l’iniziativa del Centro Fieristico e spiegato l’importanza di promuovere il made in Italy sui mercati internazionali per favorire non solo l’export ma anche il turismo.
«Un evento come questo della fiera dei motori fa rinascere i territori, dobbiamo puntare a far scoprire queste realtà agli investitori stranieri. Se non fosse arrivato il Covid, il 2020 sarebbe stato – dice Di Maio- l’anno dei record. Nei soli primi due mesi dell’anno, l’indice di internazionalizzazione delle imprese e del turismo ha segnato un + 16% di made in Italy esportato. Dobbiamo ripartire da qui. Nel territorio arianese ci sono due grandi risorse: automotive ed eccellenze agroalimentari, ecco perché non possiamo perderci d’animo e trasformare la crisi in opportunità. Sarò fondamentale il ruolo dei sindaci che potranno spendere una parte dei 209 miliardi in arrivo con il Recovery Fund. Sto spingendo affinché parte di questi soldi vadano al sistema fieristico, proprio per permettere a questi attori di essere conosciuti in tutto il mondo. Se i nostri prodotti d’eccellenza arrivano sulla tavola della classe media cinese, indiana, latino americana, state tranquilli che continueranno a comprarli a vita perché non hanno eguali». Non solo esportazione ma anche e soprattutto, spiega il Ministro, promozione. «Dobbiamo essere bravi a raccontare la storia dei nostri territori e del sudore delle famiglie che producono i nostri prodotti. In questi anni in cui mi sono occupato di internazionalizzazione ho notato la stretta connessione tra export e turismo: lo storytelling è fondamentale per attrarre turisti stranieri qui da noi, soprattutto al Sud- continua Di Maio- per creare le condizioni necessarie agli investimenti, servono grandi sinergie tra Governo, enti intermedi e comuni. Da parte mia e del M5S avete la garanzia di un Governo che è sinceramente a disposizione di questo territorio per creare nuove occasioni per le aziende, per l’occupazione, per lo sviluppo. Un discorso che è valso e vale anche per Industria Italiana Autobus: l’abbiamo rilanciata, ora dobbiamo portare quei pullman, prodotti nel cuore dell’Irpinia, in tutto il mondo. Ariano ha vissuto momenti difficili durante la pandemia, ma ce la fa e ce la farà perché qui c’è gente tosta».
Ed è qui che entrano in gioco gli enti locali, i sindaci e, dunque, svestite le vesti del Ministro, Di Maio indossa quelle di leader politico del Movimento: «poiché sono scaramantico, dico solo forza Enrico. Siamo contenti di sostenere la sua candidatura, con un progetto nuovo che aggrega e mette insieme le migliori energie del territorio. Avevamo addosso un vestito che ci stava stretto e che non vedevamo l’ora di togliere. Con Franza, il M5S ha fatto la scelta giusta, contro tutto e tutti e i risultati lo stanno dimostrando».
