All-In #BeneventoAvellino: Armellino, l’uomo della scintilla

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La storia del calcio insegna che anche nei momenti di massima difficoltà, quando tutto sembra perduto, le cose possono sistemarsi. Una sola scintilla può ridare slancio e vigore ad una stagione, ricaricando di entusiasmo e fiducia le pile di una squadra. Questo avviene, nella maggior parte dei casi, in concomitanza di vittorie pesanti: esattamente ciò che l’Avellino può centrare al “Vigorito” di Benevento. Contro i sanniti, a bocce ferme i principali antagonisti nella corsa alla B, i lupi di Pazienza dovranno ritrovare lo spirito dell’ottobre d’oro per riscaldare la propria anima e rilanciare le ambizioni dell’intero ambiente.

Verso Benevento-Avellino

Complice il magro bottino delle ultime 3 settimane, con appena 1 punto conquistato, la formazione biancoverde si avvicina al derby di domani con una spiacevole sensazione di acqua alla gola. Con la Juve Stabia scappata a +8 e un calendario impegnativo all’orizzonte, per i lupi i margini di errore si sono ridotti davvero al minimo. Chiudere il girone d’andata in zona podio è vitale per il morale e anche per tuffarsi sul mercato di gennaio con prospettanti allettanti e incoraggianti per gli eventuali nuovi innesti.

Per uno strano scherzo del destino, in casa Benevento la situazione è pressoché simile. Anche gli uomini di Andreoletti stanno infatti vivendo un momento complicato, amplificato dalla vicenda calcioscommesse dalla quale è scaturito anche lo sfogo, in settimana, del presidente Vigorito. Insomma, per questi motivi, l’avvicinamento al confronto diretto è stato infuocato da ambo i lati, con la pressione destinata a giocare un ruolo di rilievo anche nel corso della contesa. In un derby che, in terra sannita, negli ultimi settantaquattro anni ha fatto registrare soltanto in tre occasioni 3 o più gol, c’è da aspettarsi dunque un equilibrio sottilissimo e soprattutto una sfida giocata sugli episodi.

Avellino, la forza dei nervi

In un contesto simile, con un bottino del genere in palio – ossia la possibilità di rinvigorire le proprie ambizioni, al momento offuscate – a fare la differenza sarà proprio la componente psicologica. Tra streghe e lupi, dunque, probabilmente avrà la meglio chi riuscirà a gestire con maggior sapienza i nervi. Adattarsi ai momenti della partita, ai suoi episodi e sfruttarli a proprio vantaggio si rivelerà decisivo per la partita.

Per struttura della rosa, sia il Benevento che l’Avellino possono disporre su organici abituati ad affrontare la tempesta. Come analizzato in settimana, infatti, i calciatori delle due compagini vantano un pedigree di tutto rispetto, anzi d’altra categoria, con oltre 4000 presenze complessive accumulate in B. Per questo motivo, il sangue freddo e la gestione delle difficoltà dovrebbero essere armi a disposizione di entrambi gli allenatori.

La formazione biancoverde, dal canto suo, proverà a sfruttare un’altra abilità già mostrata nel corso della stagione e che, in questo momento, potrebbe dare una scarica di adrenalina in più. Il riferimento è all’impresa di Catania e, in generale, alla confidenza mostrata nelle grandi sfide in trasferta (si legga Caserta). È da quelle occasioni, dove la forza dei nervi dei lupi ha toccato il suo zenit, che Pazienza può trarre un’ulteriore risorsa per il derby.

Armellino, i migliori giorni

A trascinare i lupi, nel momento d’oro e nelle vittorie più pesanti, è stato anche lo spessore di Marco Armellino. Il centrocampista dei lupi si è rivelato sin da subito un leader imprescindibile per Pazienza e i compagni, con il suo esempio e la sua guida. Dall’alto del suo palmares – tre promozioni in B, dopo aver vinto in ognuno dei tre gironi – il numero 21 sa meglio di chiunque altro come affrontare queste sfide e questi momenti. Per questo a Benevento sarà ancora una volta titolare inamovibile, stavolta in mezzo al campo, dopo i recenti trascorsi da difensore centrale.

Proprio per il nuovo-vecchio raggio d’azione, Armellino si candida a recitare addirittura un ruolo da protagonista assoluto nel derby. I lupi hanno infatti un bisogno tremendo del supporto dei centrocampisti: a parte il sigillo dello stesso vicecapitano con il Monopoli, nessun interno biancoverde ha ancora trovato la via della rete. Trovare soluzioni alternative, con tiri da fuori o inserimenti letali, potrebbe essere l’episodio spacca-derby a cui si faceva riferimento prima.

L’ex Modena e Monza potrebbe così andare a colmare una lacuna, rinforzando una sua personalissima tradizione favorevole. Il derby si giocherà infatti domani, 10 dicembre, data in cui Armellino ha già colpito due volte in carriera, nel 2016 e nel 2017. In quello che è il giorno più prolifico del suo percorso professionistico, il classe ’89 vuole riaccendere la scintilla e trascinare l’Avellino verso un 2024 da sogno.


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