Zia Lidia, si proietta “il Cielo sopra Berlino”: omaggio a Wenders

0
33


Un omaggio al regista Wim Wenders. E’ quello che consegna lo ZiaLidiaSocialClub il 20 ottobre, alle 20, al Partenio, con Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders (Der Himmel über Berlin, RFT-Francia/1987, 130’) nella versione restaurata dalla Wim Wenders Foundation e dalla Cineteca di Bologna. Un cielo, quello sopra Berlino, abitato da angeli. Condividono lo spazio, ma non il tempo, né il colore, con gli umani: “L’idea è sorta – ha raccontato Wenders – anzitutto dalla lettura delle Elegie duinesi di Rilke. Poi, tempo addietro, dai quadri di Paul Klee. Anche dall’Angelo della storia di Walter Benjamin. D’un tratto ascoltai anche un brano dei Cure che parlava di fallen angels. Riflettevo anche su come in questa città convivano, si sovrappongano i mondi del presente e del passato, immagini doppie nel tempo e nello spazio, a cui venivano ad affiancarsi ricordi d’infanzia, di angeli in veste di osservatori onnipresenti e invisibili”. A fondersi due storie d’amore, quella tra i due protagonisti, l’angelo e la trapezista e quella del regista per il cinema. Protagonisti due angeli, Damiel e Cassiel che, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, si aggirano per Berlino, ascoltando i pensieri dei vivi. Damiel è quello a cui pesa maggiormente la propria condizione: vorrebbe diventare uomo per percepire il senso della materia e della quotidianità. Grazie a una trapezista e a un attore riuscirà a prendere una decisione fondamentale. E’ Michela Mancusi a sottolineare come il film segna il ritorno in sala dello Zia Lidia “Sentivamo la mancanza  del cinema vissuto insieme”

Un film che si fa viaggio alla riscoperta della memoria della città e riesce a raccontare la crisi d’identità di un popolo privato della sua storia. Un sentimento che il regista sintetizza nella celebre sequenza dell’anziano uomo che non riesce più a trovare la Potsdammer Platz, una volta considerata tra le piazze più belle d’Europa, e nel 1987 landa incolta, a ridosso del Muro. Al tempo stesso si fa espressione delle speranze e dei sogni dell’uomo. l’angelo Damiel, con il suo desiderio di incarnarsi in un mondo a colori, rappresenta quello slancio alla libertà e alla felicità che, dopotutto, riguarda tutti noi.


Post Views: 155



Source link

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here