“Un vaccino c’è e va utilizzato: indossare la mascherina sempre”: Sellitto sull’aumento dei contagi Covid – IL CIRIACO

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L’aumento dei contagi Covid, l’arrivo dell’influenza stagionale e la campagna di vaccinazione per evitare che il sistema sanitario regionale collassi. Francesco Sellitto, presidente dell’Ordine dei Medici di Avellino, fa il punto sull’emergenza sanitaria.

 La Campania è la prima regione d’Italia per contagi e l’Irpinia, purtroppo sta facendo la sua parte. Cosa è andato storto?

«Nulla, purtroppo semplicemente non si sono seguite le regole anti Covid come invece bisognava fare. Qualcuno parla di seconda ondata, in realtà la prima non è mai terminata. La ripresa del virus è colpa nostra: feste, movida, vacanze, mascherine sotto il mento o addirittura in tasca, distanziamento zero, scarsa igienizzazione delle mani, baci e abbracci ovunque. C’era da aspettarselo: rischiamo in Campania un nuovo lockdown a causa dell’irresponsabilità di molte persone».

L’arrivo dell’influenza stagionale quanto può influire sull’emergenza Covid e sul sistema sanitario?

«Il vaccino antinfluenzale è fondamentale. Non che questo possa determinare un aumento o diminuzione dei casi Covid, perché si tratta di un’altra malattia virale. Ma hanno più o meno la stessa sintomatologia e questo rischia di provocare un sovraccarico dei nostri pronto soccorso e dei nostri ospedali, ma anche negli studi dei nostri medici di famiglia. E il sistema sanitario regionale potrebbe non reggere. Per questo è fondamentale ridurre al minimo i casi influenzali, questo lo si fa con una vaccinazione a tappeto».

Crede che le misure adottate nelle scuole con i protocolli nazionali siano sufficienti a scongiurare il diffondersi del virus negli istituti?

«Credo che i ragazzi paradossalmente siano più al sicuro a scuola che fuori. Una volta in classe devono per forza rispettare le regole, mantenere il distanziamento. Il problema è fuori, basta farsi un giro all’uscita per vedere come scompaiono le mascherine, si sta in gruppo, uno vicino all’altro. E’ fuori che manca il controllo, ed è chiaro che questo, implicitamente, può comportare un diffondersi del virus a scuola ma il contagio avviene altrove».

Con l’arrivo del freddo c’è da aspettarsi un peggioramento?

«Il freddo predispone alle malattie virali, e poi di inverno si cerca di stare di più al caldo, quindi in luoghi chiusi come pub o bar. Questo provocherà un aumento delle malattie virali. E’ stato registrato nell’emisfero Sud una riduzione ad un terzo dei casi di influenza proprio perché viene indossata sempre e correttamente da tutti la mascherina anti Covid. Quindi dico, indossiamola tutti. E’ l’unico vaccino che abbiamo a disposizione e dobbiamo utilizziamolo».

Come si stanno preparando i medici di base avellinesi ad un’eventuale ulteriore impennata di contagi?

«Si lavora con la massima accortezza, si evitano affollamenti negli studi, i pazienti devono prenotare la visita telefonicamente, accessi scaglionati, ricettazione a distanza per le patologie croniche quindi prescriviamo i farmaci on line. Ci stiamo preparando alla vaccinazione antinfluenzale, altro momento critico della stagione autunnale, e anche all’aumento dei contagi Covid. Lo stiamo facendo senza avere presidi di protezione a disposizione, a cui sta provvedendo l’ordine. Non bisogna dimenticare che il ruolo del medico di medicina generale è fondamentale per la gestione non solo dei sospetti casi Covid, ma per tutte le altre patologie diffuse come diabete, ipertensione, cardiopatie che non sono andate in ferie e qualcuno deve monitorarle. Se gli ambulatori ospedalieri e quelli Asl lavorano ancora a scartamento ridotto o stanno ancora recuperando l’attività arretrata a causa del lockdown, ci stanno pensando i medici di famiglia».



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