“Su Acs operazione trasparenza su costi e servizi. La gestione della sosta la faranno sempre i vigilini”: Spagnuolo risponde alla commissione – IL CIRIACO

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“Su Acs abbiamo portato in porto un’operazione trasparenza. Grazie al nuovo contratto di servizi siglato con il socio, il Comune saprà preventivamente e con precisione costi e servizi della sua municipalizzata”. Paolo Spagnuolo annuncia l’imminente approvazione dei due esercizi che chiudono in passivo, il 2018 e il 2019, e che necessiteranno di una nuova ricapitalizzazione da parte del Comune per circa 500mila euro. “Ma dal bilancio provvisorio 2020 le cose cambiano, non ci sarà il terzo rendiconto consecutivo in perdita” assicura.

Spagnuolo è stato chiamato in commissione trasparenza a rispondere sulla presunta incompatibilità, questione avanzata dal presidente e capogruppo del Pd Ettore Iacovacci secondo l’articolo 21 dello statuto che vieta a chi è consigliere comunale, senza specificare se del Comune socio o di tutti i comuni, di ricoprire il ruolo apicale della municipalizzata. Per Iacovacci “la difesa di Spagnuolo non è ammissibile perché fa riferimento a leggi e norme non rilevanti rispetto alle norme codicistiche quale appunto l’articolo 21 dello Statuto. Per quanto riguarda il caso di specie, rifacendoci a quanto afferma il Codice Civile, le conclusioni sono diametralmente opposte a quelle elencate da Spagnuolo che, in quanto consigliere comunale di Atripalda non può fare l’amministratore».

Spagnuolo intanto ha fatto fa il punto sulle prossime tappe che lo vedranno protagonista. “Dagli schemi di bilancio 2018 e 2019 di cui ho reso edotti un po’ tutti, si evincono le famose due perdite su cui anche i revisori dei conti del Comune chiedono di fare attenzione. I due consuntivi saranno approvati a breve e prevedono due annualità in perdita perché si è convenuto con l’amministrazione e con i dirigenti interessati, di ottemperare a tutto ciò che era stato precedentemente osservato negli anni dal comitato analogo di controllo che, a mio avviso, ha un ruolo assolutamente terzo rispetto al contenzioso aperto tra Comune e Acs. Ho condiviso – spiega Spagnuolo- le osservazioni e dunque abbiamo strutturato un’intesa rispetto a tutte quelle partite dubbie e contese, nel rispetto dei principi contabili delle partecipate. Ecco perché viene fuori la necessità di una ricapitalizzazione che sarà l’ultima perché abbiamo finalmente allineato i conti e, con l’approvazione del contratto di servizi a cui è stato allegato un prospetto finanziario con i costi dettagliati di Acs, il Comune socio è nelle condizioni di poter appostare nel bilancio di previsione il costo effettivo della partecipata. Acs non è fisiologicamente in perdita o per cattive gestioni. Le due ricapitalizzazioni (la prima c’era stata nel 2018) sono dovute al mancato allineamento dei costi. Il socio non entrava con chiarezza nelle questioni contabili della sua partecipata. Abbiamo fatto un’operazione trasparenza con i costi compresi di Iva che arrivano a 1.811.000 euro, divisi per personale, servizi, in modo che ogni settore che usufruirà del lavoro della partecipata saprà con precisione quanto effettuare le determine di liquidazione”.

Nessun cambiamento in vista per la municipalizzata neanche con l’esternalizzazione della gestione dei parcheggi a pagamento tramite il project financing approvato dalla giunta e già oggetto del dibattito interno all’assise comunale. “Il controllo della sosta a pagamento- ribadisce Spagnuolo- viene ribadito anche nel contratto di servizio. Il project non toglie ad Acs il suo servizio principale. Viene anche indicato il numero di 18 ausiliari che si occuperanno del controllo ma non ci sarà un passaggio di cantiere al privato: resteranno dipendenti di Acs. E’ scritto chiaramente nelle carte del project: l’unico interlocutore del privato è il Comune, quindi i rapporti con i dipendenti Acs continuerà ad averli solo il socio”.

 



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