Stallo sulle commissioni: la conferenza dei capigruppo non trova la via d’uscita – IL CIRIACO

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Avellino – Toccherà al segretario generale definire come procedere con la ricomposizione delle commissioni consiliari, dopo le dimissioni di alcuni esponenti dell’opposizione. La conferenza dei capigruppo, che si è tenuta in mattinata a Palazzo di Città, non è riuscita a indicare una via d’uscita, complice una differenza di vedute tra maggioranza e opposizione.

Il consiglio comunale resta convocato per il prossimo 25 gennaio e, in quella sede, il segretario fornirà i chiarimenti in base a quello che prevede lo statuto, ma i capigruppo potrebbero riunirsi nuovamente mercoledì prossimo per un nuovo confronto.

«L’argomento riguarda sia le commissioni permanenti che quelle speciali – spiega Diego Guerriero, capogruppo di “Viva la libertà”. C’è un dubbio interpretativo, alcuni consiglieri si sono dimessi, ma tanti altri non lo hanno fatto, quindi potrebbero portare avanti il loro lavoro. Restano da chiarire, però, alcuni aspetti come quelli relativi alla sostituzione dei componenti dimissionari e quindi, di conseguenza, cosa dovrà andare ad approvare il Consiglio Comunale, in che modo dovrà avvenire la ricomposizione delle commissioni, ma anche come bisognerà comportarsi con quei consiglieri che hanno lasciato i loro gruppi per spostarsi nel misto. Insomma attediamo la verifica del segretario sullo Statuto rispetto alla ricomposizione delle commissioni. Ci sono regolamento e statuto da applicare e il segretario scioglierà i dubbi evitando, così, interpretazioni da parte di ognuno di noi. Subito dopo ricomporremo commissioni nella speranza che si possa lavorare in maniera corretta, rappresentando cittadini e istituzioni».

In seguito alle dimissioni di alcuni consiglieri, quindi, bisognerà intervenire per andare ad occupare quelle caselle rimaste vuote nelle commissioni. Quasi sicuramente si procederà con una vera e propria ricomposizione delle commissioni, ma che non dovrebbe variare la geografia per quanto riguarda la maggioranza i cui esponenti verrebbero tutti riconfermati negli organismi in cui si trovano, mentre le decisioni spetteranno ai consiglieri di opposizione dimissionari, se tornare nello stesso organismo di prima o sceglierne un altro.

Dal lato della minoranza, però, la capigruppo odierna lascia l’amaro in bocca. «Non è stato deciso niente, si prevaricano sempre i diritti delle minoranze – spiega Dino Preziosi, capogruppo di “La svolta”. Quando abbiamo nominato le commissioni, a inizio consiliatura, abbiamo anche definito con il segretario dei metodi, come il principio di consistenza e rappresentatività dei gruppi. Ad esempio, la scorsa volta “Laboratorio Avellino” aveva due consiglieri e ha avuto diritto a tre commissioni, mentre io solo a una. Adesso che “Laboratorio Avellino” è composto da un solo consigliere, perché dovrebbe poter scegliere prima di me? Poi c’è un altro problema che riguarda quei consiglieri che si sono spostati nel gruppo misto. Di norma i membri delle commissioni vengono designati dal proprio capogruppo, chi oggi sta nel gruppo misto non può essere designato, gli va solo garantito un posto in una commissione».

La capigruppo che si è tenuta questa mattina, quindi, si è rivelata infruttuosa e ne servirà un’altra tra qualche giorno: «Non sono stati nemmeno definiti gli ordini del giorno per il consiglio comunale del 25 gennaio – spiega Preziosi. Probabilmente ci riuniremo nuovamente mercoledì».



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